Lavoro

Its preziosi serbatoi di competenze, l’80% dei diplomati viene assunto

Poco più di 3 milioni di euro per gli istituti di alta formazione siciliani. Il governo regionale ha assunto l’impegno di spesa all’interno del proprio bilancio: 2.218.758,70 euro sono risorse del Po Fse Sicilia 2014/2020 sul capitolo 372553 “altri servizi per la realizzazione dell’obiettivo specifico 10.6, priorità d’investimento 10.iv” del bilancio della Regione siciliana, mentre i restanti 959.441 euro sono risorse del Miur individuate sul capitolo 373342.

Le risorse totali saranno disponibili tra il 2021 e il 2022: poco più di due milioni e mezzo sono da utilizzare nell’esercizio finanziario 2021, mentre la rimanenza sarà da utilizzare nell’esercizio finanziario dell’anno successivo.

A queste cifre andrà aggiunta la quota di cofinanziamento obbligatorio del 10% del costo totale dell’intervento a carico delle Fondazioni Its beneficiarie. Questo è il passo necessario perché il nuovo piano triennale dell’offerta formativa per gli Istituti Tecnici Superiori possa essere fattivamente attuato. Un piano che ha visto l’ampliamento dell’offerta Its 2020-2022, sia rafforzando i percorsi già in essere introducendo ulteriori opportunità formative, grazie al riconoscimento di nuove sei Fondazioni. Alle Fondazioni già esistenti, Its Archimede “Tecnologie Innovative per i beni e le attività culturali” di Siracusa, Its “Efficienza energetica” di Enna, Its Albatros “Nuove tecnologie per il made in Italy” di Messina, Its “Mobilità Sostenibile e trasporti” e Its Steve Jobs “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione” di Catania, si sono aggiunte: per la Sicilia occidentale Its Sicani “Nuove tecnologie per il made in Italy-Agroalimentare” di Agrigento, presentato proprio nelle scorse settimane, Its Madonie “Tecnologie e sistemi agroalimentari”, Its Alessandro Volta “Nuove tecnologie della Vita” e Infomobpmo “Mobilità sostenibile” di Palermo, Its Emporio del Golfo “Nuove tecnologie per il made in Italy” di Trapani e per la Sicilia orientale l’Its aerospazio Sicilia “Mobilità sostenibile” di Ragusa.

Parliamo oltretutto di qualifiche che sono molto ricercate sul mercato del lavoro siciliano, proporzionalmente alla richiesta di offerta. Nell’ultimo bollettino di Unioncamere excelsior sono 330 le assunzioni previste nel mese di novembre per persone con questo titolo di studio ma ben il 56% risulta di difficile reperimento. Le Its nascono attraverso un sistema che mette in rete istituti scolastici superiori, imprese, università, centri di ricerca ed enti locali, con la possibile partecipazione di soggetti privati ed aziende appartenenti all’area di riferimento di ciascun istituto. “L’obiettivo è quello di accrescere la competitività̀ delle aziende in quanto i percorsi proposti dagli Its – ha avuto modo di spiegare Roberto Lagalla, assessore regionale all’Istruzione e alla formazione – rispondono sia alla domanda di formazione espressa dai giovani che a quella del tessuto imprenditoriale regionale che necessita di profili professionali altamente specializzati soprattutto nei settori del turismo, dell’agroalimentare, dell’ambiente, delle tecnologie innovative e delle energie rinnovabili. La loro sinergia può rappresentare per la Sicilia un importante fattore di crescita economica ed è proprio in questa direzione che il governo Musumeci ha deciso di puntare”.

Secondo il rappresentante del governo regionale, occorre avere una visione strategica e investire sui giovani e sulla formazione di competenze coerenti con il fabbisogno occupazionale locale: nell’anno scolastico 2018/2019, in Italia, circa 220 mila ragazzi non hanno proseguito gli studi, per cui è chiaro come la formazione terziaria possa costituire una valida occasione di crescita formativa e di inserimento occupazionale, soprattutto in Sicilia dove il numero di Neet presenta percentuali particolarmente elevate. Gli Its si stanno dimostrando una buona strada di incontro tra formazione e mondo del lavoro: i dati più recenti dimostrano come, grazie agli Its, circa l’80% dei diplomati trovi rapidamente occupazione al termine degli studi, anche in Sicilia, poiché il sistema degli Its risponde alla domanda, espressa da parte delle imprese, di profili professionali con elevate competenze tecniche nei settori più avanzati della produzione, inclusi l’efficienza energetica, le nuove tecnologie della vita e per il made in Italy, nonché per i beni e le attività culturali, il turismo, l’ingegneria dell’informazione e della comunicazione.

I percorsi hanno una durata biennale, per un totale di 1.800/2.000 ore, di cui almeno il 30% di tirocinio aziendale. Per iscriversi, è necessario sostenere e superare una prova di accesso e la partecipazione è gratuita, in quanto gli Its sono finanziati con fondi pubblici, sia nazionali che comunitari. A conclusione del percorso, a seguito di una verifica finale, si consegue il diploma di Tecnico superiore, equivalente al V livello del Quadro Europeo delle Qualifiche, riconosciuto in tutti i Paesi dell’Unione Europea, con l’indicazione dell’area tecnologica e della figura nazionale di riferimento. Ciò consente l’accesso ai concorsi pubblici e alle università con il riconoscimento di crediti formativi universitari.