Economia

La crisi secondo Nomisma: a picco capacità di spesa degli italiani, il 26% teme di non arrivare a fine mese

Emergono dati inquietanti dall’ultimo report Nomisma sullo stato generale dell’economia in Italia.

In 1 anno, secondo quanto raccolto dall’ente di consulenza, si sarebbe dimezzata la capacità di spesa (-54%) degli italiani e ben il 26% delle famiglie teme di non arrivare alla fine del mese.

Lo studio, effettuato su un campione rappresentativo di italiani di età compresa tra i 18 e i 65 anni, consente di interpretare e anticipare i cambiamenti sociali in corso e indagare aspettative, valori, bisogni e modelli di acquisto dei cittadini.

Dalla pandemia alla guerra, fino all’inflazione: ecco le cause della crisi economica in Italia

Pandemia, conflitto russo-ucraino, impennata dei costi dell’energia e rialzo dell’inflazione sono i fattori che più recentemente hanno colpito ecosistemi economici, produttivi e sociali. Questo clima di incertezza – osservano gli analisti – si riflette direttamente anche sui consumatori che iniziano ad avvertire in modo intenso la diminuzione del loro potere d’acquisto, dato confermato anche dall’ultima rilevazione Istat che ha visto le vendite al dettaglio diminuire dello 0,8% in volume”.

Dall’Osservatorio emerge come nell’ultimo anno l’88% delle famiglie abbia adottato strategie di risparmio mirate a fronteggiare il rincaro dell’energia e l’aumento generale dei costi. Nonostante questo, il 14% degli intervistati ritiene di guadagnare meno di quanto avrebbe bisogno per sostenere le spese necessarie.

Il 25% degli italiani spende tutti i guadagni soltanto per spese di prima necessità

Il 25% delle famiglie, ribadisce Nomisma, è costretta a spendere tutti i propri guadagni solo per far fronte alle spese strettamente necessarie come le utenze, gli imprevisti che riguardano la propria abitazione e l’alimentazione, senza potersi permettere altro. Solo 1 italiano su 2 spende meno di quello che guadagna riuscendo così a risparmiare qualcosa senza dover fare troppe rinunce. L’indagine, dunque, evidenzia come a guidare la ricerca del risparmio sia soprattutto l’incertezza che condiziona pesantemente questa fase del ciclo economico. Il 38% di chi risparmia lo fa proprio perché il futuro sembra essere troppo incerto, mentre il 23% mette soldi da parte per affrontare con tranquillità eventuali spese impreviste.

L’altra tegola riguarda inoltre la capacità di risparmio, che negli ultimi 12 mesi sarebbe diminuita o molto diminuita per il 54% degli italiani. A spaventare, tuttavia, sono le prospettive relative ai prossimi anni: non solo le famiglie temono di non riuscire a risparmiare, ma il 26% di esse teme di non riuscire ad arrivare alla fine del mese. Inoltre, pensare al risparmio familiare o capire come poter risparmiare parte del reddito è per 1 italiano su 2 motivo di ansia e stress.