Il Sud esiste

La Dottrina sociale della Chiesa

Come bene illustra la Laborem exercens (n.39) la Dottrina sociale della Chiesa rappresenta l’insieme degli insegnamenti sociali e morali del pensiero cristiano: “La Dottrina sociale della Chiesa trova la sua sorgente nelle Sacre Scritture a cominciare dal Libro della Genesi e, in particolare, nel Vangelo e negli scritti apostolici. Essa appartenne fin dall’inizio all’insegnamento della Chiesa stessa, alla sua concezione dell’uomo e della vita sociale e, specialmente, alla morale sociale elaborata secondo le necessità delle varie epoche. Questo patrimonio tradizionale è poi stato ereditato e sviluppato dall’insegnamento dei pontefici sulla moderna ‘questione sociale’ a partire dall’Enciclica Rerum Novarum”.

La Dottrina sociale della Chiesa appartiene al campo della teologia e in particolare alla teologia morale. Ma essa è anche “un insegnamento pratico, che ha per fine l’azione più che la sola conoscenza”. Ciò è particolarmente vero per la Dottrina sociale della Chiesa moderna, che ha avuto spesso molta influenza, almeno nella società europea; e ciò vale in particolare per la Rerum Novarum.

La moderna Dottrina sociale della Chiesa

Le mie riflessioni si limitano dunque alla moderna Dottrina sociale della Chiesa, e in particolare ai suoi temi più legati alla struttura economico-sociale. Il Concilio Vaticano II ha archiviato tante storiche incomprensioni tra Chiesa e mondo moderno, incomprensioni che, dunque, dobbiamo archiviare anche noi, in particolare sulla base di due documenti: la Costituzione Pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et Spes (1965) e l’Enciclica Centesimus Annus (1991) che, a mio avviso, segnano il punto più alto e decisivo del colloquio tra DSC, mondo contemporaneo ed economia imprenditoriale.

Noi, in queste aule dell’Oratorio della Pace, liceali degli anni Cinquanta del secolo scorso, abbiamo avuto la straordinaria fortuna di ascoltare dei grandi maestri di cristianesimo, come Padre Giulio Bevilacqua, Padre Manziana, Padre Marcolini, che hanno posto in noi radici ben solide del pensiero cristiano e dei suoi testi fondamentali. Erano grandi maestri di pensiero e di parola ma la loro stessa vita, sempre coerente con quello che dicevano, era, per noi giovani, la garanzia della verità di quello che insegnavano con la parola e la ragione profonda del loro fascino. I fondamenti che essi posero in noi erano teologici, religiosi e filosofici e soprattutto ci guidarono alla lettura del Vangelo. Non toccavano, invece, gli aspetti economico-sociali e i testi che formano quella che chiamiamo la moderna DSC a partire dalla Rerum Novarum.

Fu solo verso la fine degli anni Ottanta, dopo venti anni di studi e di pratica di economia aziendale che, anche stimolato da numerosi incontri Ucid, mi dedicai allo studio sistematico ed approfondito dei testi della moderna Dsc, cioè soprattutto le grandi Encicliche a partire dalla Rerum Novarum e i grandi testi sociali del Concilio Vaticano Secondo.

continua…