SIRACUSA – La Giunta comunale aretusea ha approvato un atto di indirizzo in cui da parere contrario alla realizzazione di un grande impianto fotovoltaico. Detto impianto, proposto dalla Lindo srl di Roma, di tipo industriale e con tecnologia di inseguimento monoassiale da 67,421 megawatt di potenza massima, dovrebbe sorgere in località Cavadonna, lungo la provinciale n.14 “Maremonti”, in terreni con destinazione in parte agricola, in parte industriale-artigianale, e in parte a verde pubblico.
L’area scelta per la costruzione, che comprende anche i comuni di Canicattini Bagni e Noto, si estende complessivamente per oltre un milione di mq (per la precisione 1.129.777) di cui 512 mila e 836 nel territorio comunale di Siracusa. Il progetto dell’impianto fotovoltaico attualmente è al vaglio della Regione siciliana per il procedimento unico di valutazione di impatto ambientale (Via). La richiesta di parere da parte della Regione successivamente passerà al vaglio del Consiglio comunale aretuseo, a cui spetta la decisione finale.
La Giunta comunale di Siracusa ha valutato che l’impianto, visibile anche dalla città, avrebbe un impatto ambientale negativo anche perché comporterebbe l’estirpazione di circa 1.600 piante tra le quali carrubi e olivi. L’area, per altro censita dalla Regione per le sue caratteristiche naturalistiche di macchia mediterranea, secondo la Giunta sarebbe compatibile solo con progetti rispettosi dell’ambiente e dalla vocazione agricola “secondo i principi di tutela e valorizzazione dei caratteri tipici ed unici del luogo”.
L’assessore comunale al Controllo del Territorio e Servizi Urbanistici, Giusy Genovesi, in proposito ha dichiarato: “Abbiamo espresso il nostro indirizzo politico ad un intervento che non rispetta l’alto valore paesaggistico del sito in cui dovrebbe sorgere e non rispetta le finalità che ci auspichiamo di portare avanti con la nostra azione politica”. “L’impianto, inoltre, – prosegue Giusy Genovesi – non è coerente con i principi dell’istituendo parco nazionale degli Iblei e neppure con la Carta dei Comuni custodi della macchia mediterranea di cui Siracusa è ente firmatario dal 2016. Confidiamo ora nella deliberazione del consiglio comunale affinché, come avvenuto a Canicattini Bagni e come espresso anche dal Libero consorzio di comuni, dica no a questo nuovo insostenibile intervento industriale”.
“Il paesaggio siciliano – conclude l’assessore Genovesi – è un unicum, apprezzato da sempre dai viaggiatori di tutto il mondo ed anche per questo ne va tutelata l’immagine in quanto essa stessa essenza del luogo”.
Anche la Giunta comunale di Canicattini Bagni, nel cui territorio si trova la parte più ampia dell’area dove dovrebbe realizzarsi l’impianto fotovoltaico, ha detto no al progetto, producendo, attraverso un atto d’indirizzo, una serie di osservazioni negative approntate dall’Ufficio Tecnico, che sono state trasmesse anche alla Giunta del Comune di Siracusa. Tra queste anche il fatto che l’energia prodotta, sarebbe veicolata mediante un cavidotto MT (media tensione) interrato, lungo circa 10 km, transitando da 67 cabine inverter, attraversando un reticolo di cave, importanti per biodiversità, per raggiungere la destinazione finale, a ridosso del centro abitato di Canicattini. Il Consiglio comunale di Canicattini Bagni, lo scorso 17 aprile si è pronunciato, con voto unanime, contro la sua realizzazione.