ROMA – Il futuro del sistema energetico italiano è stato al centro della due giorni che la scorsa settimana ha visto protagonisti Terna, Snam e Cassa depositi e prestiti (Cdp). Istituzioni, imprese, associazioni e stakeholders si sono riuniti negli Stati generali della Transizione energetica italiana, confrontandosi sulla grande trasformazione in atto a livello globale e delineando insieme i futuri scenari dell’energia e delle reti.
Al forum – realizzato in collaborazione con The european house Ambrosetti – hanno partecipato, tra gli altri, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il viceministro dell’Economia e delle Finanze Laura Castelli, il sottosegretario di Stato allo Sviluppo Economico, Alessandra Todde.
La transizione energetica che stiamo vivendo, ha subito evidenziato l’amministratore delegato di Terna, Luigi Ferraris, intervenuto al convegno, “è equiparabile a una trasformazione industriale” e su questo “è necessario uno sforzo corale di istituzioni e imprese, affinché la transizione diventi una grande opportunità di investimento e occupazione che metta in sicurezza il servizio elettrico a beneficio di tutti i cittadini”.
“Anche noi dobbiamo fare il nostro lavoro interagendo e coinvolgendo di più le autorità locali”, ha continuato Ferraris aggiungendo che Terna “è pronta a fare la propria parte lavorando ogni giorno per mettere l’Italia al centro del sistema energetico europeo con l’utilizzo di nuovi fattori abilitanti, ma anche di nuove tecnologici e skills”.
Per affrontare la nuova complessità del sistema elettrico, “è indispensabile garantire ai gestori di rete, la disponibilità di informazioni tempestive e affidabili su un crescente numero di risorse connesse al sistema elettrico e in grado di influenzarne il comportamento”, ha concluso.
LO SCENARIO
Cdp, Snam e Terna – in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali ed europei – intendono tracciare un percorso di crescita che consenta al Paese di accelerare la transizione energetica verso la completa decarbonizzazione, anche grazie all’utilizzo di nuove tecnologie, oltre che di stimolare l’economia e l’occupazione tramite nuove filiere sostenibili.
Nel corso dell’evento Snam e Terna, con la collaborazione di Cdp, hanno presentato i risultati di uno studio congiunto sugli scenari futuri del settore, propedeutico alla predisposizione dei piani decennali di sviluppo delle reti di trasmissione dell’energia elettrica e di trasporto del gas. Nell’ottica di una crescente collaborazione su temi fondamentali come la resilienza, la sicurezza, la flessibilità, l’adeguatezza, la pianificazione e la gestione dei sistemi infrastrutturali, Snam e Terna hanno illustrato quattro scenari energetici che evidenziano il ruolo chiave del gas e del vettore elettrico. In un contesto di continuo efficientamento energetico, si delinea un sistema sempre più elettrificato in cui l’infrastruttura del gas avrà una funzione fondamentale: in modo particolare, renderà possibile una maggiore penetrazione delle fonti rinnovabili intermittenti e sarà fattore abilitante per lo sviluppo dei gas rinnovabili e decarbonizzati come il biometano e l’idrogeno.
Tale trasformazione implica però una serie di sfide da affrontare affinché il processo di transizione energetica avvenga rapidamente, con efficacia e senza pregiudicare gli elevati livelli di qualità del servizio raggiunti, evitando al contempo un eccessivo aggravio dei costi per la collettività. Investimenti di rete, integrazione con i mercati europei, incremento della flessibilità del sistema, evoluzione dei mercati per consentire l’integrazione nel sistema di nuove risorse di generazione, innovazione e digitalizzazione rappresentano un set di azioni imprescindibili, coordinate e coerenti tra loro.
“L’Italia è in prima fila per favorire un’equilibrata transizione verso un modello di crescita più sostenibile, nel quale il settore energetico giocherà un ruolo chiave. Gli importanti risultati raggiunti fino ad ora sono frutto anche dell’impegno di Cdp e delle sue partecipate di eccellenza come Snam e Terna. Abbiamo ancora davanti sfide molto ambiziose e per questo Cdp è pronta, insieme alle società partecipate, ad accrescere ulteriormente i propri sforzi per accompagnare il Paese verso gli obiettivi posti – sia a livello nazionale, sia a livello europeo – per favorire una filiera energetica sempre più sostenibile” ha dichiarato Fabrizio Palermo amministratore delegato di Cdp.
“Vogliamo rendere l’Italia protagonista della transizione energetica a livello europeo con tecnologie all’avanguardia che creino nuove opportunità di sviluppo e crescita economica per il sistema Paese – ha detto Marco Alverà, ad di Snam – Nel lungo periodo le infrastrutture gas saranno fondamentali per lo sviluppo, il trasporto e lo stoccaggio dei gas rinnovabili come biometano e idrogeno, per favorire la crescita delle rinnovabili elettriche tramite il power-to-gas e per garantire sicurezza e flessibilità”.
“Abbiamo deciso – ha proseguito – di elettrificare alcuni nostri impianti di stoccaggio e compressione italiani rendendoli ‘dual fuel’ gas-elettrico, riducendo le emissioni, aumentando le prestazioni e, di fatto, interconnettendo le reti di Snam e Terna per fornire preziosa flessibilità al sistema elettrico. La riduzione dell’impatto ambientale sarà paragonabile a quello della sostituzione di oltre 150mila vetture a benzina con altrettanti veicoli elettrici”.
“Il coordinamento con Snam e Cdp fa parte di una strategia condivisa che vede istituzioni e imprese unite in uno sforzo comune affinché la transizione energetica diventi una grande opportunità di investimenti e crescita occupazionale e metta in sicurezza il servizio elettrico a beneficio di tutti i cittadini”, ha infine aggiunto Luigi Ferraris.
ROMA – Per il raggiungimento degli obiettivi del Piano nazionale integrato energia e clima al 2030, il settore elettrico “riveste un ruolo centrale in quanto già oggi caratterizzato da una penetrazione di fonti rinnovabili pari a circa il 35%, molto superiore alla quota Fer sui consumi energetici complessivi del Paese (circa 18%)”. Così l’ad di Terna, Luigi Ferraris, intervenendo agli Stati generali della transizione energetica italiana.
A tale scopo, ha aggiunto Ferraris, “entro il 2030 sarà necessario accelerare l’installazione di rinnovabili, aggiungendo all’attuale parco circa 40 GW di nuova capacità Fer”. La nuova capacità, ha spiegato Ferraris, “sarà fornita quasi esclusivamente da fonti rinnovabili non programmabili come eolico e fotovoltaico”.
Questa trasformazione, però, “non è ‘a impatto zero’ per il sistema elettrico, ma implica una serie di sfide da affrontare affinché il processo di transizione energetica si possa svolgere in maniera decisa ed efficace, mantenendo gli attuali elevati livelli di qualità del servizio ed evitando al contempo un aumento eccessivo dei costi per la collettivita’”, ha concluso.
ROMA – Azioni sinergiche per individuare, prevenire e contrastare potenziali minacce, attacchi e danneggiamenti alle infrastrutture informatiche, con l’obiettivo di garantire una sempre maggiore sicurezza e protezione dei sistemi e delle reti di elettricità e gas, considerati elementi critici di interesse nazionale. Inoltre, la possibilità di estendere ad altre realtà interessate del settore energetico le best practice e le conoscenze acquisite sui temi della cybersecurity. Sono i principali obiettivi del memorandum of understanding sulla sicurezza cibernetica firmato a Roma, nell’ambito degli Stati Generali della Transizione Energetica, dagli amministratori delegati di Snam, Marco Alverà, e di Terna, Luigi Ferraris, le società che in Italia gestiscono rispettivamente le infrastrutture di trasporto, stoccaggio e rigassificazione del gas e quelle della trasmissione dell’energia elettrica in alta tensione.
Nello specifico, con questo accordo bilaterale, Terna e Snam si impegnano a condividere e analizzare le informazioni per prevenire e contrastare attacchi o danneggiamenti che possano pregiudicare il funzionamento delle infrastrutture critiche informatiche di entrambe le società e a confrontarsi sulle iniziative da adottare in tema di strategie per la protezione delle informazioni e la gestione degli eventi di sicurezza. L’accordo, che si propone di dare un importante contributo all’architettura nazionale di cybersecurity, potrà essere esteso anche ad altre realtà del settore energia.