Ancora un caso di Legionella mortale, dopo il caso di un mese fa a Palermo. In quella occasione Ciro Cozzolino, un pensionato di 76 anni di Fano, morì al suo ritorno a casa, a causa del batterio della Legionella preso durante la sua vacanza nel capoluogo e in Sicilia.
A morire stamani, per un caso analogo, all’ospedale policlinico Umberto I di Roma, una donna di 65 anni di Sulmona. Il batterio, che colpisce prevalentemente il sistema respiratorio con forme anche acute di polmonite, è stato trovato in due pazienti che si sono presentate in ospedale perché non si sentivano bene. Accusavano problemi respiratori. La Asl ha avviato una indagine epidemiologica ed effettuato prelievi nelle condutture dell’acqua. Ci sono contatti con l’Istituto superiore di sanità – viene spiegato dall’Azienda sanitaria – e attendiamo che l’Arta (Agenzia regionale di tutela ambientale) provveda ai campionamenti dell’acqua”.
Controlli su rubinetti, soffioni delle docce, serbatoi, autoclavi. Il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, dice all’Adnkronos che i casi sono stati rilevati “nelle palazzine Ater di via XXV Aprile“. “Preghiamo i cittadini – afferma – di non creare inutile allarmismo. Le autorità sanitarie stanno indagando, come prevede il protocollo sanitario. Ricordiamo che la legionella si sviluppa attraverso l’inalazione aerea di acqua, attraverso il vapore, e non è contagiosa, non si trasmette, quindi, tra persone. Sarà nostra cura informare tutti dei prossimi sviluppi, dopo aver appreso gli esiti delle analisi”.