Dopo la mappa globale degli incendi, dalla Nasa arriva la mappa del livello dei mari, con le zone costiere a rischio di decennio in decennio fino al 2150. Uno strumento disponibile per tutti, che potrà essere d’aiuto per le comunità che vivono sulla costa, come osserva l’agenzia spaziale statunitense.
Consultabile sul sito Sea Level Portal della Nasa, la mappa offre un resoconto dettagliato, luogo per luogo, sulla base delle proiezioni contenute nell’ultimo rapporto dell’Ipcc sul cambiamento climatico.
Le proiezioni sul livello dei mari si basano sui dati raccolti dai satelliti e da strumenti a Terra, oltre ad analisi, simulazioni al computer e i dati dell’Ipcc, l’organismo delle Nazioni Unite per la valutazione della scienza relativa al cambiamento climatico.
Per la prima volta, rileva la Nasa, chiunque potrà vedere il cambiamento del livello dei mari a livello locale attraverso un nuovo strumento online, con un dettaglio difficile da trovare nel rapporto dell’Ipcc.
“In questo modo si apre la strada a future attività per facilitare la condivisione di conoscenze, scienza aperta e facile accesso a ciò che si sa sul clima. Si tratta di dati importanti per migliorare la resilienza delle popolazioni costiere, le loro infrastrutture ed economie che possono essere colpite dall’innalzamento dei mari”, commenta Vinogradova Shiffer, coordinatrice del gruppo di ricerca.
Oltre a dare un’istantanea dell’aumento del livello dei mari nei prossimi decenni, la mappa permette di focalizzarsi anche sull’effetto dei diversi processi alla base dell’innalzamento dei mari, quali lo scioglimento delle lastre di ghiaccio e dei ghiacciai, l’estensione e riscaldamento delle correnti oceaniche. La mappa mostra i futuri livelli del mare sotto diversi scenari di emissioni di gas serra e modelli economici, da quelli a basse emissioni a quelli con emissioni accele