Pezzi di Pizzo

La Matassa

L’immagine ci riporta al film di Ficarra e Picone, un accrocchio di fili imbrogliato di cui è difficile trovare capo e coda per dipanare la matassa. Sembra questa la cifra di questa prima finanziaria della legislatura 2022/2027 della Regione Siciliana. In considerazione degli scarni numeri di maggioranza si è provveduto ad una composizione della legge di Bilancio cogestita con le diverse opposizioni. Quindi norme ad hoc per tutti, con festival pirotecnici a fare da “masculiata” alla cornice finanziaria.

Sagre e feste patronali sono diffuse in ogni collegio per par condicio parrocchiale. Ogni deputato per dare il suo consenso è stato più o meno accontentato. Certo qualcuno dovrà attaccare dal banco di Sala d’Ercole per partito preso politico, qualcuno in Maggioranza sarà scontento perché desiderava di più per figliastri politici e categorie protette votanti. Ma è una rappresentazione scenica per i poveri cronisti parlamentari, che ormai da anni non si raccapezzano più tra chi sta con chi e viceversa, chi è oppositore amico del giaguaro e chi è gazzella sfuggente al branco di maggioranza.

A proposito di animali la Sicilia, pur non avendo un Palio come a Siena, ha una fissazione per i cavalli, ci sono emendamenti equini ovunque nel testo, evidentemente Ambelia ha fatto scuola. C’è però disparità di trattamento anche qui. E gli scecchi? Nessuno si vuole intestare la tutela del povero sceccareddu siculo? Ma siamo sicuri che poi i cavalli siano d’accordo a partecipare a queste fiere e palii in salsa locale? Viene in mente uno splendido film del 1969 di Elia Kazan, “Non si uccidono così anche i cavalli?”. Un film sulla Grande Depressione, che guardando la politica locale ci sta a pennello.

Il famoso consociativismo è perno portante delle finanziarie regionali, chi è senza peccato scagli la prima pietra, ed il rischio lapidazione è sostanzialmente nullo. C’è una legge della matematica finanziaria, per cui elevando il numero dei Santi, festeggiati, diminuisce proporzionalmente il numero dei Franchi, tiratori. In finanziaria non esistono partiti, ognuno per sé a recuperar soldini, per alcuni, soldoni per altri. In Parlamento c’è il consociativismo ma non c’è l’eguaglianza.

Chi vince e chi perde in una matassa così imbrogliata? Materia per cronisti avezzi a loggiati, stanze dei gruppi parlamentari, corridoi dove si incontrano affannati deputati in cerca di amici trasversali per emendamenti ad personam. I cittadini normali, che chiedono servizi e non santini, solitamente non vincono mai.il totoscommesse da in ascesa l’emendamento salva AST. AST la vista por todos.

Così è se vi pare