Politica

La noia dell’opposizione

Se al governo della Regione Siciliana c’è guerra sottotraccia, tregue armate, malcontento da peones, all’opposizione c’è la noia più totale. Ogni tanto un’orazione shakespeariana dalla tribuna di Sala d’Ercole del solitario Miccichè, una diretta FB di Cateno De Luca che attacca la dimensione amministrativa, il resto della compagnia non pervenuto. Eppure i motivi, i disagi, le miserie di quest’isola ci sono.

I sindaci abbandonati come isole alla deriva, con amministrazioni in dissesto definanziate, un’agricoltura che non ha nemmeno il carburante per fare protestare i trattori come nel resto d’Europa, rassegnata al clima impazzito che mette a rischio viti e ulivi, città in preda a violenze e stupri, aumento di reati in parte frutto dell’arte di arrangiarsi per perdita del RDC, la crisi della energia per le imprese e dei costi delle materie prime, la fuga dalla scuola e i neet, i disservizi sanitari, e chi più ne ha più ne metta.

Ma questi sono temi che non appassionano la maggioranza al governo, e questo è comprensibile, ma nemmeno l’opposizione. Per rappresentare queste tematiche ci vuole troppa fatica, troppo lavoro sul territorio, e nessuno lo vuole fare. Per cui si gironzola annoiati nei Palazzi delle istituzioni, tra un flash di La Vardera ed un comunicato PD che non smuove le masse. Nemmeno Cateno si spoglia più. Una noia mortale.

Così è se vi pare