CATANIA – Il Governo nazionale, con l’ultimo dpcm, interrompe il lockdown e le regioni si preparano a ripartire gradualmente. Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, che voleva tener chiusi i confini ai provenienti dal Nord, ora sembra essersi ammorbidito sul tema. Intanto Marco Falcone, assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, spiega – in un’intervista al QdS – modalità e date della ripresa del servizio di trasporto pubblico locale, così come la sua vision sugli investimenti pubblici.
La rete dei trasporti risulta indispensabile per la ripartenza delle attività, consentendo spostamenti più agili a lavoratori e studenti pendolari. Ma treni, navi, aerei e autobus favoriscono anche il settore turistico, duramente colpito dall’emergenza sanitaria, che auspicherebbe a una programmazione di ampio respiro per attrarre nuovi clienti. E accanto ai vacanzieri richiamati dai diversi paesaggi della nostra terra, esistono i turisti a motivazione speciale, come business ed eventi, che provengono dalle più svariate località.
Nei giorni scorsi, la Faisa Cisal (Federazione autonoma italiana sindacale degli autoferrotranviari, internavigatori e ausiliari del traffico) ha lanciato il suo appello per risolvere le fragilità strutturali del sistema di mobilità e per pensare a nuove strategie per la sicurezza di cittadini e lavoratori.
Considerata la necessità dell’adozione di nuove regole per la tutela della salute, la Federazione ha individuato nella riduzione della capacità di trasporto dei mezzi l’unico modo per garantire la distanza di sicurezza tra i viaggiatori. La Regione siciliana sembra essersi organizzata proprio in questi termini.
“Abbiamo incrementato il trasporto ferroviario già dal 4 maggio, portandolo dal 20 al 60% rispetto alla normalità. Sono interessate tutte le tratte, a eccezione della Siracusa-Modica-Caltanissetta e della Caltanissetta-Catania. Queste ultime riprenderanno dal 18 maggio. Viene aumentato tanto il numero delle corse, quanto quello dei treni, per assicurare il distanziamento sociale tra i passeggeri. Oltre all’adeguata sanificazione dei mezzi, verranno messi a disposizione dei dispenser per la distribuzione di liquido igienizzante. Dall’11 maggio verrà pure incrementato il trasporto su gomma; l’aumento del 15% degli autobus riguarderà corse urbane ed extraurbane, ma i mezzi saranno occupabili solo per il 40% della loro capienza massima – ha chiosato Marco Falcone -. A riprendere, dal 4 maggio, è stato anche il trasporto marittimo da e per le isole minori, così come il trasporto aereo per la tratta Palermo-Pantelleria-Lampedusa; dal 18 maggio, invece, Pantelleria potrà essere raggiunta senza il necessario scalo a Lampedusa, tanto da Palermo, quanto da Catania”.
INFRASTRUTTURE,
RIAPERTURA CANTIERI
INTERROTTI E RUOLO DEI FINANZIAMENTI PUBBLICI
Secondo l’assessore – così come sostenuto anche da molti economisti, cavalieri del lavoro e imprenditori – gli investimenti pubblici rappresenterebbero la ricetta più importante per l’iniezione proficua di liquidità nella società, traducibile anche nell’aumento di occupazione, servizi per i cittadini e PIL.
“Dal 4 maggio riaprono i cantieri sulla Siracusa-Gela, sulla Catania-Palermo, sulla Catania-Messina. Di quest’ultima ci occuperemo soprattutto per la pavimentazione tra Fiumefreddo e Messina, con una copertura di circa 20 chilometri, che speriamo di completare entro il 31 luglio, prima delle ferie estive. Queste opere si aggiungono a quelle già in corso in diverse gallerie, come la Guidomandri e la Tagliaborsa – ha continuato Falcone -. Sempre il 4 maggio è partito il cantiere per il completamento della banchina del porto di Sciacca, con un investimento di 6 milioni di euro. Saranno attivi i cantieri anche nei porti di Castellammare del Golfo, S.Agata di Militello, Marsala”.
Ivana Zimbone