Oggi non servono solamente le parole per comunicare il nostro essere con il mondo che ci circonda, ma ci serviamo anche di un vestito; oggi la moda è diventata un vero e proprio linguaggio e forma di comunicazione.
Il vestito è un universo di parole e pensieri, molto interessante da esplorare e scoprire come ci si relaziona con esso e con la propria immagine. Ed è proprio quello che riesce a fare Carla Cugno Garrano con il suo brand moda “La ragazza dello sputnik”. Imprenditrice, moglie e mamma di Camilla, da una laurea in archeologia al mondo della moda, uno stile inconfondibile, capi disegnati di propria mano e pensate per tutte quelle donne che vogliono andare oltre gli stereotipi di questa società.
“Dietro il mio brand ci sono dei valori, non è solo stoffa, non è solo vestito. Disegno i vestiti ispirandomi alle donne che incontro, a tutte quelle donne che ogni giorno affrontano piccole grandi battaglie, a donne grintose, che vanno oltre ogni regola e decidono di sconvolgere i piani della loro vita”, ci racconta Carla immersa nel suo studio tra stoffe, disegni, vestiti.
“Fiorisci” è il tema cardine della sua ultima collezione; un’esplosione di colori, di fiori stampati su maglie, calzini, shopper, abiti, una collezione dedicata a tutte quelle donne che hanno pensato “non è mai troppo tardi” e finalmente hanno deciso di fiorire.
“Noi donne siamo soggette al luogo comune, la società ci detta le regole, a 35 anni devi sposarti, a 40 anni sei troppo grande per un figlio, bhè insomma non è cosi”, dice Carla. “Per me fiorisci è inteso proprio come cambiamento, un momento per venire fuori da tutto quello che ci sta stretto, fioriamo quando decidiamo di modificare i nostri piani e ripartire da noi. Non c’è una stagione per fiorire”.
Carla sul profilo social, conta 45,6 mila follower, non è solo una stilista, non è solo moglie e mamma, ma Carla è una Donna che parla con le Donne, non dà consigli, ma condivide le sue esperienze e ascolta soprattutto chi ci sta dall’altro lato. Ecco il significato simbolico del vestire dunque, si rivela uno strumento interessante per un percorso di consapevolezza “aprendo ” le porte alla libertà dell’essere.