Colpisce che la proposta più impolitica sulle scelte sanitarie, o forse no, provenga da un personaggio che vive profondamente di pane e politica. Il leader della DC Nuova Totò Cuffaro propone il sorteggio per la scelta dei manager delle famose, o famigerate, Asp. Cuffaro non sostiene il sorteggio per tirare fuori la politica dalle scelte, ma per non agganciarle ad una gestione di potere dei decisori politici. Il meccanismo che propone è che la politica deve scegliere i manager, ma poi il posto in cui i l manager scelto verrà applicato sarà sorteggiato. L’idea dovrebbe essere quella di scegliere i migliori, gli Aristos come dicevano i greci, sulla base esclusiva delle competenze, e non i più affidabili al politico di turno.
Se uno non può mettere “L’amico” dove gli serve elettoralmente non c’è motivo di scegliere qualcuno sul criterio dell’obbedienza, anzi. L’idea se fosse applicata porterebbe ad una scelta bendata, come la fortuna, ma visto che la politica non ha dato certamente il meglio di sé con le sue scelte di appartenenza forse è meglio la sorte. Certo il sorteggio per essere autentico dovrebbe essere gestito in maniera trasparente, dall’avvocatura dello Stato per esempio, o da un’altra autorità indipendente, affinché non vi siano manine di Dios che associno le buste in maniera truffaldina. Lo abbiamo già visto negli ultimi concorsi regionali o sanitari.
Sarà solo una provocazione quella di Cuffaro? Oppure l’unico modo per accontentare questa riottosa maggioranza è quella di scontentarla tutta? Lo scopriremo in settimana prossima.
Così è se vi pare.