News - Cronaca

“La scalata della vita”, l’avventura di nove ragazzi con la sindrome di down

PALERMO – Nove ragazzi con sindrome down salgono in un giorno di settembre sulla cima dell’Etna fino alla quota 3300. Per tutti loro è “La scalata della vita”. Così la descrive già nel titolo il racconto che di quell’impresa fa in un libro il giornalista Gaetano Perricone (Algra editore, 132 pagine, 13 euro).

L’impresa va oltre la ricerca dell’avventura, che è già straordinaria. Quella scalata conduce da un lato verso il bordo del cratere della Bocca Nuova del vulcano e dall’altra segna una tappa verso l’integrazione e l’inclusione nel mondo cosiddetto normale.

Perricone descrive così un pezzo di società ancora oggi guardata e narrata spesso con pietismo e ipocrisia: “In realtà è una miscela esplosiva di umanità vera, di amore e amore per la vita in ogni suo aspetto, di profonda solidarietà, di sacrificio e di fatica, ma anche di piccole e grandi gioie”.

Il racconto si sviluppa anche attraverso le testimonianze dirette di chi c’era e di chi ha sostenuto quella magnifica avventura ideata come progetto di vita e come parte dell’attività di una delle associazioni più attive nella tutela e nel sostegno delle persone con sindrome di down, la “Down Dadi” nata a Padova nel 1985.
Il progetto si realizza attraverso percorsi educativi con i quali si cerca di sostenere una vita il più possibile autonoma, indipendente, integrata dal punto di vista sociale e relazionale, lavorativo e abitativo. Nel modo descritto da Perricone non ci sono barriere e divisioni ma un filo di umanità che unisce Padova e l’Etna.

Anche così il vulcano più alto d’Europa rivela la sua natura di patrimonio dell’umanità.