Pezzi di Pizzo

La Sicilia in Regressione

Non lo afferma l’Istat o la Banca d’Italia, e nemmeno qualche analista di Bruxelles. La Sicilia è in regressione sociale, economica e culturale, i ragazzi se ne vanno e, nonostante possieda valenti uomini di cultura, la dispersione scolastica è ai massimi.

Lo afferma Papa Francesco di fronte alla Chiesa Siciliana riunita nella Santa Sede. Una Sicilia capace di grandi virtù ed efferatezze, afferma Bergoglio. Una terra profondamente contraddittoria ed isolata, in parte auto isolata per atteggiamento culturale, in una “insularità continentale”.

Di fatto con queste due parole il Papa ci dice: siete isolati ma vi sentite grandi. Questo ci porta al secondo peccato originale di quest’isola (il primo è l’Invidia denominata in siciliano “raggia”) che è la Superbia. Pervicacemente ci riteniamo, a seconda dei casi o dei ruoli, tutti dei Gelone da Siracusa o dei Gorgia da Lentini, capaci di grandi retoriche che spesso si traducono in fuffa. Qualcuno va oltre e si autoproclama novello Archimede Pitagorico, e pensa di inventare fuochi greci o specchi incendiari.

L’altro punto su cui verte l’analisi papale è la profonda contraddittorietà dei siciliani. Non a caso cita, per raffigurare l’isola conosciuta prima del papato, il film Kaos dei fratelli Taviani. Di fatto ci dà dei pirandelliani e come possiamo contraddirlo a questo proposito.

Un popolo in regressione, soprattutto in demografia e fuga di capitale umano giovane, purtroppo, ed ho esperienza personale, molto formato. Quest’ultimo aspetto è quello più preoccupante per traguardare una speranza di futuro.

Oggi a Palermo un abitante su tre ha il reddito di cittadinanza, segnale di una società incapace di opportunità, ma con questo trend tra dieci anni, o forse molto meno al ritmo di accidenti epocali che si susseguono, sarà uno su due. Ed aumenteranno in maniera preoccupante le pensioni di cittadinanza, che verranno richieste da una gran parte della generazione dei baby boomers, in difficoltà in una fase critica dell’esistenza.

L’Europa è in Stagflazione e la Sicilia in Regressione. Ma tutto questo i siciliani o in questo caso “sicilioti”, dalla crasi fra siciliani ed idioti, lo hanno capito?

Il Papa con ironica ma sottile fermezza striglia i prelati siciliani dicendogli di smettere con i merletti. Cioè nel parlarsi addosso, nel pensare alle proprie ambizioni che inevitabilmente ti separano dal popolo di Dio.

Chiederemmo al Santo Padre se ha mezza giornata di tempo per fare la stessa analisi e lo stesso ammonimento ai politici siciliani, anche loro merlettati, perché la distanza dal popolo e dalla fattiva collaborazione per risolvere enormi problemi, stantìi ed incancreniti, è la stessa. La regola è sempre quella, immutabile davanti a qualsiasi scenario. Divide et impera. Così è se vi pare.