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La Sicilia scende in piazza e chiede giustizia per il ricercatore Giulio Regeni

PALERMO – La Sicilia si mobilita e chiede giustizia per Giulio Regeni.
Un’iniziativa, quella promossa da Amnesty International Sicilia che prevede nella giornata di sabato 25 gennaio, ben otto manifestazioni in altrettante piazze della Sicilia.
Una vera e propria mobilitazione di protesta contro il “silenzio” del governo egiziano che in questi anni veramente poco ha fatto per aiutare la famiglia Regeni e l’Italia tutta a fare luce sulla tortura e sull’omicidio del ricercatore italiano.

Da Palermo a Ragusa, passando per Catania, Trapani, Agrigento e Siracusa, gli attivisti delle numerose articolazioni siciliane di Amnesty si ritroveranno in piazza alle 19 “per tenere viva la memoria del giovane Giulio Regeni e proseguire nella battaglia per la ricerca di verità”.
La mobilitazione ha un carattere nazionale e alle 19:41, orario dell’ultimo contatto di Giulio il 25 gennaio 2016, verrà osservato un minuto di silenzio.
“A quattro anni di distanza dai tragici fatti – sottolinea Amnesty International Sicilia – il governo egiziano continua a non rivelare nomi di mandanti ed esecutori della sparizione, della tortura e dell’omicidio di Giulio”. Gli attivisti siciliani porteranno una candela, simbolo di Amnesty International, “per tenere viva la luce dei diritti umani sul buio delle violazioni”.


“Accenderemo le candele per far luce sul silenzio che avvolge la storia di Giulio – afferma Chiara Di Maria, responsabile della circoscrizione Sicilia di Amnesty International – Scendiamo in piazza perché vogliamo rinnovare con forza e costanza la domanda di verità sulla morte di Giulio ed essere un sostegno per i coraggiosi genitori Paola e Claudio”.
Le manifestazioni si terranno a Palermo, a piazza Pretoria; a Catania,a piazza Università; a Trapani a piazza Saturnino; a Ragusa in piazza Poste; a Siracusa al Tempio di Apollo; ad Agrigento in piazza Aldo Moro; a Modica in piazza Principe di Napoli e a Termini Imerese in piazza Duomo.
P.P.