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La voce di Peppino Impastato risuona ancora oggi per la libertà della Sicilia

PALERMO – Ieri si è celebrato il 41esimo anniversario della morte del giornalista e attivista Peppino Impastato. Numerose le iniziative organizzate a Cinisi, nel palermitano, sua città natale. Impastato aveva 30 anni, quando venne ucciso il 9 maggio del 1978. Era noto, e non solo a Cinisi, per i suoi attacchi e le sue denunce contro Cosa nostra. Peppino aveva interrotto ogni rapporto con il padre, mafioso anche lui.

Un anno prima della sua uccisione aveva dato vita a Radio Aut, dai cui microfoni denunciava gli affari di Tano Badalamenti, che aveva soprannominato “Tano Seduto”. La sua era una voce scomoda che bisognava silenziare a tutti i costi in una Sicilia in cui il dominio della criminalità organizzata era assoluto.

Il suo cadavere fu trovato sui binari della ferrovia. Accanto c’era del tritolo. Cosa nostra voleva che la sua morte passasse per un fallito attentato terroristico. E in un primo momento si pensò che fosse avvenuto proprio questo, salvo poi scoprire, grazie all’impegno del fratello Giovanni e della madre Felicia Bartolotta, che in realtà si trattò di un delitto mafioso.

“Quella di Peppino Impastato è una storia di coraggio. Al suo funerale si presentò spontaneamente una folla di giovani provenienti da tutta la Sicilia. Migliaia di ragazzi nel suo ricordo portano avanti la sua stessa battaglia: liberarci dalla mafia”. Così il senatore Pietro Grasso (LeU) in un post su Facebook.

Ieri il corteo antimafia e antifascista, partito dalla storica sede di Radio Aut, a Terrasini, è arrivato fino a Cinisi, concludendosi alla Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, divenuta presidio di legalità e luogo d’incontro di moltissime realtà di impegno sociale operanti dentro e fuori l’Italia.

La serata si è chiusa con un concerto a cui hanno preso parte alcune delle realtà più interessanti della scena musicale e artistica italiana. Tra gli artisti che hanno aderito all’iniziativa, Dimartino, Corrado Fortuna, La Rappresentante di lista, Chris Obehi, Roy Paci, Christian Picciotto, Igor Scalisi Palminteri, Alfio Scuderi, Angelo Sicurella e Dario Sulis.