Si mettono insieme e si “semplifica il quadro”. Questo in estrema sintesi il motivo per cui, come detto dal fondatore e leader del Movimento per le Autonomie Raffaele Lombardo, si uniscono in un unico inedito soggetto politico l’ex governatore, il sindaco di Palermo e l’ex co-fondatore di Forza Italia. Il progetto politico presentato ieri ed in attesa di un nome è quindi il frutto della convergenza politica di Raffaele Lombardo, Roberto Lagalla e Gianfranco Miccichè.
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Alla domanda sul perché l’esigenza di un nuovo soggetto politico, il fondatore dell’Mpa risponde che in tal modo “si semplifica il quadro e gli si da un respiro più ampio”.
Il progetto, sul piano regionale, vede Roberto Lagalla eletto con un movimento civico a Palermo “anche se nel 2017 si candidò anche altrove in una lista comune di Popolari ed Autonomisti”, ricorda Lombardo. Gianfranco Micciché aveva lasciato Forza Italia passando al Gruppo misto all’Ars. Secondo l’ex presidente della Regione Siciliana, “ha uomini e donne impegnati allora in Forza Italia che hanno bisogno di una nuova motivazione”. Infine l’Mpa, “strutturati e presenti in tutta la Sicilia”, dice Raffaele Lombardo, e con cinque deputati all’Ars.
L’obiettivo, sempre dalle parole di Raffaele Lombardo, è quindi quello di “coinvolgere uomini e donne che possibilmente da soli non si ritrovavano ad impegnarsi in politica e questo movimento vuole colmare anche questa lacuna”. Tra gli esempi di chi da solo non si ritrovava, forse, c’é anche l’ex frontman siciliano del Movimento 5 Stelle. Già candidato alle regionali per la Presidenza della Regione, vicepresidente dell’Ars quando sullo scranno più alto sedeva a presiedere i lavori Gianfranco Micciché ed infine uscito dal Movimento per un passaggio poco fruttuoso in Forza Italia, farà parte attiva del nuovo progetto politico anche Giancarlo Cancelleri. Ma la sala dell’Hotel Politeama in cui ieri i tre “big” hanno presentato il progetto era piena e non soltanto di giornalisti.
Il nuovo progetto partirà in modo trasversale ed in vista delle prossime elezioni regionali, per le quali sembrano molti gli attori politici impegnati a lavorare in ambiente di centro o centrodestra moderato. Gianfranco Micciché anticipa che non passerà formalmente all’Mpa di Raffaele Lombardo, restando quindi al Gruppo misto, mentre Roberto Lagalla assicura che il nuovo movimento politico non sarà una opposizione interna alla maggioranza che governa la Regione, quella di Renato Schifani. Ma comunque la si voglia leggere, in seno alla maggioranza che ha vinto le elezioni regionali del 2022 ci sarà un nuovo gruppo che, secondo Gianfranco Micciché, vede “degli spazi politici inimmaginabili, che non tutti credo abbiano capito”.
“Ci affiancheremo in questi mesi, amplificheremo il livello ed il numero dei rapporti e saremo in condizione di potere fare una proposta elettorale per le prossime scadenze di voto, fermo restando che noi restiamo saldamente all’interno del centrodestra in un rapporto di leale collaborazione con gli alleati, anzi tentando di recuperare spazi laddove sensibilità in atto, terzopolistiche o di una sinistra moderata potranno riconoscersi anche nel nostro progetto”. Così spiega il nuovo soggetto politico Roberto Lagalla, sindaco di Palermo eletto con una lista civica ed in precedenza assessore regionale con il governo di Nello Musumeci. Il primo cittadino esclude che stia nascendo una “opposizione” interna alla maggioranza: “Assolutamente no. Lo abbiamo chiarito in tutti i modi: fedeltà al centrodestra, lealtà nei confronti degli alleati, sia in Comune che alla Regione, funzione di ampia garanzia riconosciuta al presidente della Regione che, ripeto, resta il miglior candidato a succedere a se stesso”.
Il nuovo soggetto politico, cui Lombardo afferma si lavori da mesi, intende quindi fare incetta di “elementi slegati” od aderenti ad altri movimenti politici attualmente poco efficaci, per costituire un fronte solido all’interno della coalizione di centrodestra con un paio di anni di vantaggio sulla prossima campagna elettorale regionale siciliana. Ma secondo Roberto Lagalla potrebbe estendere la propria influenza anche fuori confine siciliano: “È un soggetto siciliano per la Sicilia, in questo momento, che naturalmente ha già dei collegamenti nazionali; se è vero come è vero il patto federativo dell’Mpa con Forza Italia e l’adesione a quella lista di sindaci civici vicini a Forza Italia che per quanto mi riguarda ha caratterizzato il recente passaggio delle elezioni europee”.
Parla da politico navigato e di vecchia scuola Giancarlo Cancelleri, l’ex candidato alla Presidenza della Regione del Movimento 5 Stelle siciliano. Per l’ex “grillino” il trio composto da Raffaele Lombardo, Roberto Lagalla e Gianfranco Micciché “rappresentano quella freschezza, e questo movimento può rappresentare quella novità che tanti aspettavano”. Cancelleri parla, riferendosi all’annunciato ieri nuovo progetto politico, come un soggetto con “un linguaggio nuovo, che deve essere riempito necessariamente di giovani – e attenzione, non bisogna parlare di giovani ma bisogna far parlare i giovani, quindi in politica dobbiamo mettercene parecchi e già ce ne sono fra le fila – e dobbiamo cominciare a strutturare questo percorso e deve vedere sempre di più punti di incontro, lavorare, capacità di potersi spendere anche su temi innovativi e, perché no, cominciare a pensare che ci possa essere nel campo del centrodestra anche un partito che guarda con grande ambizione ai temi ambientali”. L’ex pentastellato, riconoscendo che di fatto non c’é un partito con una particolare sensibilità ambientale in area centrodestra, afferma di volerlo portare in dote.