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Lagarde segnala che l’inflazione è in calo, qualche dubbio per il futuro

Nell’Eurozona l’inflazione ‘core, cioè al netto dei beni energetici e alimentari, “ha continuato a rallentare scendendo al 4,2% a ottobre” ma “l’indicatore dell’inflazione interna della BCE – che esclude le voci con un elevato contenuto di importazioni – non è sceso di molto, riflettendo il fatto che l’inflazione è ora guidata più da fonti interne che da fonti esterne”. Lo segnala Christine Lagarde, presidente della Bce, nel discorso introduttivo all’audizione in Commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento europeo, aggiungendo di attendersi che i salari continuino a essere un fattore chiave” che spinge l’inflazione interna.

L’inflazione cala, ma l’incertezza regna

“Guardando al futuro, ci aspettiamo che l’indebolimento delle pressioni inflazionistiche continui, anche se l’inflazione complessiva potrebbe nuovamente aumentare leggermente nei prossimi mesi, principalmente a causa di alcuni effetti base. Tuttavia, le prospettive a medio termine per l’inflazione rimangono circondate da notevole incertezza” osserva.

“Questo non è ancora il momento proclamare vittoria” sull’inflazione, conclude, assicurando che la Bce “resta attenta e concentrata sul suo mandato di mantenere la stabilità dei prezzi”.