SIRACUSA – Come ormai consuetudine con l’approssimarsi della stagione balneare si è proceduto, da parte dell’Azienda sanitaria provinciale, al monitoraggio delle acque di balneazione siracusane. La Regione Siciliana ha fissato per quest’anno, con apposito decreto del 19 marzo scorso, l’inizio della stagione balneare in Sicilia al 1°maggio con conclusione il prossimo 31 ottobre.
Detto decreto stabilisce anche che, 20 giorni prima dell’apertura della stagione balneare, venga avviata una campagna di pre-campionamento per verificare la qualità delle acque di mare nelle zone dove è permessa la balneazione. Le analisi preliminari, riguardanti la presenza di Enterococchi ed Escherichia coli, effettuate su vari campioni prelevati in più punti dal Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Asp aretusea, hanno confermano, nel complesso, la buona qualità delle acque di balneazione della provincia di Siracusa.
Il laboratorio di sanità pubblica, in collaborazione con il Dipartimento dipPrevenzione medico, ha elaborato il calendario di monitoraggio di tutte le aree balneabili, nonché un programma per l’esecuzione e il trasporto dei campioni di acqua di mare per tutta la stagione balneare con prelievi mensili. I campionamenti consentiranno un controllo continuo sull’idoneità della acque alla balneazione, e permetteranno di rilevare eventuali valori anomali. In quest’ultimo caso il campione sarà ripetuto per verificare la persistenza o meno del fenomeno inquinante e indagare sulle cause che lo hanno determinato.
Nella eventualità in cui anche il secondo campione presenti valori superiori ai limiti consentiti dalla normativa vigente, l’area interessata verrà interdetta temporaneamente alla balneazione, in attesa del ripristino delle condizioni di balneabilità. Al decreto assessoriale sulla stagione balneare sono allegate le tabelle in cui vengono descritte le aree interdette alla balneazione e la motivazione della loro interdizione. Naturalmente rimangono interdette alla balneazione le zone di mare e di costa interessate da immissioni di qualsiasi natura, come scarichi e corsi d’acqua, le aree portuali e militari, e quelle sulle quali vige una prescrizione delle autorità marittime e portuali per motivi di sicurezza. Rimangono non fruibili dai bagnanti anche alcuni tratti di mare e di costa che ricadono nella zona A dell’Area Marina Protetta del Plemmirio e nel tratto di costa compreso tra Torre Vendicari e Cittadella, facenti parte della Riserva Naturale Orientata “Oasi faunistica di Vendicari”, per tutelarne l’integrità ambientale. In tutte le zone costiere dove per vari motivi la balneazione non è consentita, spetterà ai Comuni apporre in modo visibile i cartelli di divieto di balneazione che dovranno contenere le informazioni in almeno due lingue.
Come negli anni precedenti, i risultati delle analisi effettuate sulle acque di balneazione saranno inseriti ogni mese sul “Portale acque di balneazione” del Ministero della Salute e potranno essere consultati da tutti i cittadini tramite il sito web www.portaleacque.salute.gov.it per tutta la durata della stagione balneare. Detto sito web potrà essere utilizzato da ogni cittadino per segnalare qualsiasi anomalia rilevata o quant’altro contribuisca a migliorare ed a proteggere la qualità del mare ed a salvaguardare la salute dei bagnanti.