Cronaca

La maestra “amica” di Messina Denaro, chi è Laura Bonafede

Laura Bonafede, maestra della scuola Capuana-Pardo di Castelvetrano (TP), è stata sospesa dall’insegnamento per 10 giorni: il provvedimento cautelare è stato adottato dal dirigente scolastico Vania Stallone per il presunto legame tra la donna e il boss Matteo Messina Denaro.

Sulla vicenda, l’ennesima svolta nelle indagini sulla lunga latitanza dell’ex capo di Cosa nostra, si è espressa anche la Regione Siciliana nella persona dell’assessore Mimmo Turano.

Chi è Laura Bonafede e che rapporto ha con Matteo Messina Denaro

L’insegnante sarebbe figlia di Leonardo Bonafede, capo di una famiglia ormai al centro della cronaca giudiziaria locale per i legami con Messina Denaro, risulta attualmente indagata dalla Dda di Palermo. La donna, infatti, avrebbe incontrato il boss al supermercato durante la sua latitanza e pare che tra i due ci fosse una corrispondenza. L’ennesimo “colpo di scena” emerso, a quanto pare, dai pizzini dell’ex superlatitante finiti in mano agli inquirenti.

Anche la docente, cugina di Emanuele Bonafede e cognata quindi di Lorena Lanceri, è accusata di favoreggiamento nei confronti di Matteo Messina Denaro.

Turano: “Chiediamo provvedimenti”

“La vicenda del coinvolgimento della maestra della scuola di Castelvetrano nella latitanza di Messina Denaro costituisce una priorità all’attenzione della Regione Siciliana e dell’Assessorato all’Istruzione. Apprendiamo dall’Istituto comprensivo Capuana-Pardo di Castelvetrano, con cui siamo in costante contatto, che la dirigente scolastica ha firmato la sospensione cautelare dal servizio dell’insegnante Laura Bonafede da domani e fino al 31 marzo”, dice l’assessore all’Istruzione della Regione Siciliana, Mimmo Turano.

“Si tratta di un primo passo che sarà certamente seguito da un provvedimento disciplinare emesso dall’Ufficio scolastico regionale che è preposto a questo compito – ha aggiunto Turano –. Da parte mia scriverò al ministro dell’Istruzione e del merito Valditara, perché possa prendere ulteriori provvedimenti necessari affinché questa persona non abbia più alcun contatto con il mondo della scuola, tenuto conto del clamore negativo e del turbamento che il provvedimento giudiziario a suo carico ha suscitato nella collettività e in particolare nell’ambiente scolastico, e delle conseguenti ripercussioni sull’intera istituzione scolastica regionale di cui possono essere compromesse la credibilità e l’immagine. Abbiamo il dovere di difendere il lavoro di tanti docenti degli istituti siciliani che quotidianamente trasmettono valori di legalità ed etica agli alunni e che sono alla base della scuola”.