Sarà interrogata stamattina, dal Gip del Tribunale di Palermo Alfredo Montalto, la maestra Laura Bonafede, arrestata nei giorni scorsi dai carabinieri con l’accusa di avere favorito la latitanza del boss mafioso Matteo Messina Denaro, finito in manette il 16 gennaio scorso alla clinica “La Maddalena” di Palermo.
La donna, secondo il Gip, avrebbe avuto per anni un rapporto molto stretto con il capomafia di Castelvetrano. Tra i due sarebbe esistita anche una fitta corrispondenza con uno scambio di lettere.
Attraverso questi documenti, gli investigatori avrebbero accertato la sua “piena condivisione delle logiche e degli interessi mafiosi” con il boss Matteo Messina Denaro.
Inoltre, la stessa Laura Bonafede avrebbe frequentato per anni il malavitoso, condividendo con lui e la figlia Martina Gentile, indagata per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena come la madre, anche lunghi periodi di convivenza.
La donna soltanto poche ore prima dell’arresto di Matteo Messina Denaro, è stata poi immortalata dalle telecamere di un supermercato di Campobello di Mazara mentre interloquiva con il boss davanti a un bancone dei salumi.