Pubblica amministrazione

Premi ai dirigenti della Regione, “Criteri di valutazione allineati”

PALERMO – I dirigenti della Regione siciliana continuano ad essere tutti – o quasi – premiati. Con oltre cinquemilla euro a testa in media, per l’esattezza. E con risultati che restano agli occhi di tutti “invisibili”.
Ne abbiamo parlato proprio nelle colonne di questo giornale nell’approfondimento pubblicato lo scorso 5 febbraio (leggi qui) e avevamo posto in quell’occasione degli interrogativi all’assessorato regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica che non avevano trovato risposta. L’assessorato in questione ci ha poi ricontattato e le tanto attese risposte sono finalmente arrivate.

Il primo quesito che avevamo posto era relativo al numero di dirigenti regionali percettori di indennità di risultato: gli ultimi dati pubblicati sul sito istituzionale della Regione siciliana si riferiscono all’anno 2018 e riportano nero su bianco che su 1.320 unità “aventi diritto” risultano premiati “solo” 1.093.
“Ciò non vuol dire – ci spiega la segreteria tecnica dell’assessorato retto da Bernardette Grasso – che i restanti 227 non saranno premiati: devono pazientare ancora un po’ di essere valutati”.

La seconda questione riguardava l’efficienza dei criteri di valutazione adottati.

“Il processo – assicura l’assessorato – è stato affinato rispetto agli anni precedenti, ci siamo allineati ai sistemi nazionali”.
L’assessorato ha precisato inoltre che “le relazioni su ciascun dirigente sono accompagnate da una scheda di programmazione e una di valutazione. In un sistema normale gli obiettivi di regola devono essere obiettivi raggiungibili in funzione delle risorse umane, strumentali e finanziarie. Sarebbe assurdo programmare obiettivi irraggiungibili senza tenere conto dei mezzi che si hanno a disposizione. Il fatto che tutti i dirigenti siano valutati positivamente è dunque segno che si è fatta una buona programmazione”.

Ultimo nodo da sciogliere era quello legato alla struttura tecnica che supporta l’Organismo di Valutazione Indipendente. Ci aveva stupito infatti trovare la voce “Oiv” nell’elenco dei dirigenti valutati – positivamente – e dunque premiati. Si tratta in sostanza di due dirigenti a sostegno di un Organismo di valutazione che valuta anche loro. Non è un paradosso?
“No – ci ha risposto l’assessorato attraverso la segreteria tecnica – perché in sostanza il sistema di valutazione è a cascata: l’Oiv si occupa di valutare solo i risultati dei dirigenti apicali; questi a loro volta valuteranno il personale di livello intermedio che a seguire giudica l’operato del personale che lo coadiuva. L’ultima parola spetta all’assessore che può avvalersi in toto del giudizio dell’Oiv ma può anche apportare delle variazioni motivandole opportunamente”.