Trapani

Lavori di pubblica utilità, a Marsala diventano realtà

MARSALA (TP) – Anche se ci sono voluti ben due anni, finalmente a Marsala per le strade si sono messi in moto i beneficiari del reddito di cittadinanza.
In 150 sono stati avviati finalmente dal Comune (che non ha tutte le responsabilità per questi ritardi che sono da addebitare principalmente al governo nazionale, ndr) per i cosiddetti lavori di pubblica utilità (Puc).

Sotto la regia degli uffici comunali che li hanno in carico, sono stati distribuiti in vari ambiti lavorativi sulla base dei progetti predisposti dallo stesso ente locale.

Per l’esattezza sono cinque questi ambiti: ‘Io e l’autobus’ con 12 beneficiari del reddito di cittadinanza da far ruotare ogni tre mesi per un anno con la finalità di garantire la pulizia e l’igiene degli autobus urbani per la salvaguardia della salute dei passeggeri al fine di fronteggiare l’attuale emergenza sanitaria covid-19; c’è poi la ‘Pulizia e riordino ambienti’ (25 beneficiari ogni tre mesi per un anno) che si pone l’obiettivo di migliorare l’igiene e la pulizia degli edifici e delle location comunali storiche della città, rendendo gli stessi immobili più sicuri, fruibili, apprezzabili per gli utenti, i visitatori e i turisti; non poteva mancare l’ambito de ‘Il verde e la città’ (30 beneficiari ogni tre mesi per un anno) che ha come finalità la tutela e valorizzazione del verde cittadino per migliorare la vivibilità e la fruibilità degli spazi pubblici; il più corposo per numero di coinvolti è il progetto ‘La scuola è bella se è sicura’ (complessivamente 55 beneficiari per un anno scolastico) il cui piano si propone un’utilità sociale e di promozione dei processi di partecipazione attiva a supporto di servizi erogati alla collettività.
Parliamo di un ambito in cui il percettore del Reddito di cittadinanza affianca i custodi della scuola per la sicurezza degli allievi all’ingresso e all’uscita dei vari istituti, considerando il traffico che inevitabilmente si crea nei pressi degli edifici scolastici.

Inoltre, dal momento che, a causa dell’emergenza sanitaria i genitori si trovano a dover lasciare e riprendere i propri figli fuori dal cancello, chi viene utilizzato ha come compito la costante sorveglianza dei minori e una vigilanza sulle misure previste dalla normativa vigente anti covid.

Infine c’è l’ambito ‘Un angelo per compagnia’ (25 beneficiari ogni tre mesi per un anno) con la finalità di individuare i bisogni della persona in difficoltà o sola diminuendo la distanza esistente tra quest’ultimi e i servizi territoriali.
Non solo, chi è coinvolto in questa misura dovrà: offrire un valido sostegno, nella quotidianità, agli anziani (autosufficienti e non ) in difficoltà e a rischio di isolamento; promuovere il processo di sensibilizzazione e coinvolgimento della società civile verso le problematiche e le fragilità degli anziani; fornire agli anziani compagnia alleviando il senso di solitudine e favorendo la loro partecipazione alla socialità negli spazi pubblici; migliorare i servizi di prossimità e di vicinato territoriali nei quartieri.

“La legge sul reddito di cittadinanza prevede che i percettori possano essere impiegati in progetti comunali di utilità collettività – precisano il sindaco Massimo Grillo e l’assessore ai Servizi sociali Giuseppe D’Alessandro -. Prendendo spunto da questa normativa, abbiamo predisposto e dato il via ad alcuni importanti iniziative di pubblico interesse in alcuni ambiti comunali. Allo stato, dopo l’adeguata formazione e nel pieno rispetto della normativa anti covid, vengono utilizzati oltre 150 fruitori del reddito di cittadinanza”.