In Sicilia crescono le morti sul lavoro, mentre diminuiscono le denunce per gli infortuni. Si tratta del dato che emerge dalla presentazione della relazione annuale dell’Inail (Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) che pone l’attenzione sull’andamento degli infortuni e delle patologie professionali nel nostro Paese.
Per quanto concerne l’Isola, le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail nel corso dei primi cinque mesi del 2023 sono state 10.799. Si tratta di un dato in calo rispetto allo stesso periodo del 2022, quando erano state registrati 15.604 casi. Rispetto ai primi cinque mesi del 2022, quindi, si è assistito a un decremento del 30,8% delle istanze.
Tra le domande presentate nel 2023, figurano 24 con esito mortale. In questo il dato è in netto aumento rispetto all’anno scorso, una percentuale in crescita del +20%. Crescono in Sicilia anche le patologie di origine professionale, risultate essere 667, con una crescita del 23,3% rispetto al 2022.
Secondo l’Inail, il calo degli infortuni registrati rispetto allo stesso periodo del 2022 è da imputare alla riduzione delle denunce di infortunio complessive. A determinare il calo delle domande sarebbe il notevole minor peso dei casi di contagio da Covid-19. Di contro, però, l’Istituto evidenzia un aumento dei casi mortali e una crescita delle malattie professionali.
Per quanto riguarda i dati dell’anno 2022, la Sicilia presenta un dato di 19.222 infortuni documentati, statistica che porta l’Isola a piazzarsi al settimo posto tra le Regioni italiane e prima area del Meridione.
Relativamente ai casi mortali, nel corso del 2022 ne sono stati accertati 40. In questa graduatoria la Sicilia si piazza sempre in settima posizione, ma viene scavalcata dalla Puglia (45 infortuni mortali) per quanto concerne la classifica delle Regioni del Sud. Per quanto riguarda le malattie professionali riconosciute per Regione nel 2022, in Sicilia sono stati contati 255 casi.