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Le case di Francesco, a Termini imerese nasce il primo “albergo” per la Terza età

TERMINI IMERESE – Con il prolungamento delle aspettative di vita nel corso del ventesimo secolo, è cresciuto il numero di persone anziane e con esse il mondo sociosanitario e le strutture socio-assistenziali, anche se la famiglia rimane il principale punto di riferimento. è quindi importante poter contare sul supporto di aiuti e servizi adeguati, rivolti alla persona assistita, ma anche a coloro che la assistono come familiari e operatori professionali, trasformando la cura agli anziani un’esperienza molto ricca sia professionalmente che umanamente.

Parole sottolineate dal ministro provinciale dei frati minori conventuali di Sicilia, Fra’ Gaspare La Barbera, intervenuto all’attesa inaugurazione che a Termini Imerese, in via Taormina 15, ha visto l’apertura della prima de “Le case di Francesco – Hotel per la terza età”. Il brand elaborato in seno alla Cooperativa “San Francesco” s.c.s. è nato sia all’interno del sistema cooperativo di riferimento al mondo cattolico ispirato dal Movimento Cristiano Lavoratori e sia dall’ispirazione scaturita nel messaggio evangelico del “Poverello di Assisi” che, in preghiera davanti al Crocifisso di San Damiano, scoprì in modo più chiaro la via da seguire: il “Cristo povero e crocifisso”, dal quale San Francesco ricevette un ordine ben preciso da lui seguito con tutto se stesso: “Francesco, va’ ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina”, così come ha ricordato Paolo Ragusa, promotore dell’iniziativa, impegnato in prima persona nel Movimento dristiano lavoratori (vice presidente Mcl Catania e presidente regionale Als-Mcl Sicilia).

La struttura di via Taormina 15, a Termini Imerese, a pochi metri della sede dell’Ufficio Postale di Termini bassa e a poco distanza dalla stazione ferroviaria e della fermata dei pullman è stata ideata per ospitare tutti coloro che necessitano di servizi e assistenza continua, ma anche per chi è autosufficiente, ma non si sente più sicuro a vivere da solo. Operatori specializzati nell’assistenza agli anziani sono a disposizione degli ospiti sia nelle ore diurne che in quelle notturne, calibrando le cure in base alla condizione psico-fisica di ciascun pensionante.

“Le case di Francesco – Hotel per la terza età” di Termini Imerese si trova in un contesto ampio e ben attrezzato, con spazi pensati ad hoc per ogni tipo di esigenza dell’ospite, che può godere di momenti felici e dei benefici psicofisici anche derivanti da attività ludico-ricreative. Un punto di forza sono le attività di socializzazione e aggregazione che avvengono, su richiesta anche di enti esterni, attraverso gite ed escursioni nelle zone limitrofe con cadenza mensile; ma anche la possibilità di tenersi in contatto con i propri cari attraverso il servizio di videochiamata.

All’inaugurazione della struttura “Le case di Francesco – Hotel per la terza età”, erano presenti Fra’ Gaspare La Barbera (Ministro provinciale dei Frati Minori Conventuali di Sicilia) che ha avuto parole di elogio per l’iniziativa che porta il nome di ‘Francesco’… visto che “in ogni episodio, Francesco riconosce nella persona adulta una figura da rispettare e da amare in quanto con più esperienza. E non dimentichiamo che gli anziani portano con sé la memoria e la saggezza della vita, per trasmetterle agli altri”.

Giorgio D’Antoni (segretario regionale di Mcl Sicilia) si è soffermato sulla “proficua e preziosa sinergia fra la Cooperativa ‘San Francesco’ e il Consorzio ‘Umana Solidarietà’, oggi a beneficio anche degli anziani, persone vulnerabili e bisognosi di attenzione e protezione”). Tra gli invitati anche Roberto Baragona (sindaco del vicino Comune di Sciara) che ha detto di essere “interessati a questo progetto che in qualche modo permetterà fra le altre cose l’interazione di giovani con persone meno giovani”.

Più che soddisfatto Paolo Ragusa: “Oggi, qui a Termini Imerese, nasce la prima ‘Casa di Francesco’ della cooperativa ‘San Francesco. Qui, anche gli altri anziani della città potranno ricevere qui un semplice ma caloroso abbraccio”. è necessario rispondere ai bisogni assistenziali degli anziani, ma anche a quelli socio-culturali, ricreativi ed educativi, organizzando attività di mantenimento cognitivo nonché momenti ludici, creativi e terapeutici per favorire e promuovere il loro ‘ben-essere’ e lo ‘star bene’”.

“In particolare – prosegue – l’area affettiva relazionale sarà promossa attraverso una serie di attività sociali (giochi, feste, incontri) che prevedono l’interazione, la socializzazione e la collaborazione fra i diversi soggetti coinvolti, al fine di stabilire un legame con le persone e allo stesso tempo mirando al miglioramento delle capacità cognitive della persona. Peraltro, nel contempo, il nostro tentativo è quello di restituire alla comunità un bene privato, qual è l’immobile che ospita la ‘casa di Francesco’ che proponiamo alla città come un bene comune da condividere e valorizzare, ma anche come una struttura di qualità nella gestione ‘certificata’ del servizio reso verso gli anziani, grazie anche al personale qualificato, con la supervisione della dottoressa Graziano, perché il nostro obiettivo è di proporre un progetto di qualità da condividere con i cittadini del territorio e con le famiglie, allo scopo di favorire pure uno scambio intergenerazionale, così come rientra nei nostri scopi”.