Politica

Le Sardine a Roma, “Abrogare i decreti sicurezza”

L’abrogazione dei decreti sicurezza: è questa la richiesta che le Sardine faranno al premier Giuseppe Conte nell’incontro, previsto da entrambe le parti, ma non ancora fissato.

Le motivazioni della richiesta sono contenute in un documento già pronto che sarà consegnato al premier e del quale si è parlato durante la manifestazione.

I quattro fondatori bolognesi delle Sardine, tra cui Mattia Santori, non sono presenti a Roma, in quanto impegnati a preparare il sit-in di oggi a Bologna per la liberazione di Patrick Zaki, lo studente egiziano che studia nell’Università emiliana.

Santori oggi sarà invece a Scampia, a Napoli, per incontrare la cittadinanza in vista dell’incontro nazionale della Sardine che proprio nel quartiere del capoluogo napoletano si terrà il 14 e 15 marzo.

In piazza Santi Apostoli, nel centro storico di Roma, le Sardine erano settemila e – hanno tenuto a sottolineare – “qui non ci sono pullman organizzati”, riferendosi alla contemporanea iniziativa del capo della Lega Nord Matteo Salvini all’Eur, dove ha polemizzato sull’aborto e si è prestato a scattare selfie con i suoi fan.

Un mare di #sardine in Piazza Santi Apostoli per #NavigandoVersoSud.

Come sempre armate di gentilezza e con la certezza che ascolto, tolleranza e solidarietà siano i migliori antidoti contro populismo, razzismo e sovranismo.

Grazie #RomaCittàAperta! ❤️
#6000sardine🐟 pic.twitter.com/RyTZ94cgIO— 6000 Sardine (@6000sardine) February 16, 2020

“Abolire i decreti sicurezza – ha detto l’ex ministro dell’Interno – vuol dire togliere soldi e potere a sindaci e forze dell’ordine. Forse qualcuno tifa per mafiosi e delinquenti”.

Secca e dura la risposta delle Sardine, “Non risulta che nell’anno in cui è stato ministro dell’interno ci sia stata un’intensificazione della lotta alla mafia”.

In piazza Santi Apostoli, sotto il palco lo striscione “Roma non abbocca” e più avanti, “L’amore costruisce, l’odio affonda – Sardine Antifasciste”.

“Roma mia nun te fidà, dije che Roma nun se fa Legà!”, è la pasquinata che è spuntata sulle paline turistiche dei palazzi Odescalchi e Colonna.

Tra il pubblico le ormai tradizionali sardine di carta colorate appese a dei fili o come copricapo o adesivo.

Presenti tra gli altri militanti dell’Associazione partigiani (Anpi) con i fazzoletti tricolore.