Cultura

Le Vie dei Tesori, sfingi in pietra restaurate a Palermo


Sono le due “guardiane” dell’Orto Botanico di Palermo, il vero biglietto da visita per chi arriva in questo polmone verde aperto sulla città.

Le due sfingi in pietra di Billiemi, scolpite da Vitale Tuccio nel 1789, sono ritornate alla loro bellezza originaria grazie a un intervento promosso da Le Vie dei Tesori in collaborazione con Lottomatica Holding: il restauro è stato votato dai follower del festival cui ogni anno viene chiesto – alla fine della manifestazione che l’anno scorso si è chiusa con 404 mila visite – di scegliere tre tesori da restaurare.

Con un olio della Cappella della Mortificazione di Trapani e la cupola del campanile del convento del Carmine di Marsala – restauri già completati -, sono state votate le due imponenti sfingi del Gymnasium.

In questi giorni è stato presentato il recupero definitivo, presenti il direttore del SiMuA (Sistema museale di Ateneo) Paolo Inglese, il direttore dell’Orto Botanico Rosario Schicchi, il presidente de Le Vie dei Tesori onlus Laura Anello, Giuseppe Di Benedetto del Dipartimento di Architettura.

“L’Orto Botanico è l’autentico tesoro dell’importante patrimonio museale del nostro Ateneo che valorizza ancora di più la sua inestimabile e storica bellezza – commenta il rettore Fabrizio Micari – La realizzazione di questo restauro, come l’apertura dell’erbario storico e del museo dell’orto, rappresenta uno straordinario esempio della Terza missione dell’Università, di quell’insieme di attività e sinergie con cui gli Atenei interagiscono con il proprio territorio, con la società, con altre istituzioni ed enti per la realizzazione di azioni di diffusione della cultura e della conoscenza”.

“Grazie di cuore a Lottomatica per avere sposato la nostra campagna sui restauri scelti dai cittadini. E grazie all’Università che ci ha consentito di intervenire su due tesori importanti – interviene Laura Anello, presidente de Le Vie dei Tesori onLus – Crediamo che la conoscenza e l’amore per la bellezza siano un lievito insostituibile per la crescita culturale e civile della comunità. Finora abbiamo portato al traguardo sette restauri e contiamo di promuoverne molti altri grazie alla campagna 1 euro per la bellezza nella quale invitiamo tutti coloro che acquistano i coupon del Festival a donare un euro in più per progetti di restauro, di educazione al patrimonio del bambini, per borse di studio dedicate ai giovani, soprattutto per coloro che vogliono tornare al Sud”.

“Le sfingi sono soltanto l’ultimo intervento che ha riportato il Gymnasium alla sua funzione originaria: dopo due secoli riprenderà infatti, a ospitare le lezioni universitarie, soprattutto del neonato corso di Architettura del Paesaggio” annuncia il direttore dell’Orto Botanico, Rosario Schicchi.