JEDDAH (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – Charles Leclerc ricomincia da dove aveva lasciato. Primo sotto la bandiera a scacchi in Bahrain, il monegasco della Ferrari fa la voce grossa anche nelle prime due sessioni di libere del Gran Premio dell’Arabia Saudita, precedendo sia al mattino che al pomeriggio il campione del mondo in carica Max Verstappen su Red Bull.
Nelle FP1 Leclerc gira in 1’30″772, rifilando 116 millesimi all’olandese, mentre nella seconda sessione scende a 1’30″074, con Verstappen staccato di 0″140. Si conferma anche Carlos Sainz che, preceduto al mattino da Valtteri Bottas su Alfa Romeo, alla fine stacca il terzo tempo di giornata. Entrambi i ferraristi hanno però chiuso anzitempo le FP2 con il monegasco andato a contatto con l’anteriore sinistra, procurando la rottura del braccetto che sarà sostituito.
Completano la top-5 di giornata la Red Bull di Sergio Perez e la Mercedes di Lewis Hamilton, davanti al compagno di squadra George Russell, sesto. La seconda sessione di libere è iniziata con 15 minuti di ritardo rispetto al previsto per via di un presunto attacco missilistico a pochi chilometri dalla pista: una colonna di fumo si è infatti alzata da un deposito del gigante petrolifero Aramco.
Secondo i media locali, l’incendio sarebbe stato provocato da un attacco dei ribelli yemeniti Huthi, che già la scorsa settimana avevano preso di mira la compagnia petrolifera, importante sponsor anche del circus e della Aston Martin. “Arab News” fa sapere però che non ci sarebbero vittime e che l’incendio sarebbe sotto controllo. Anche il Ceo della F1, Stefano Domenicali, ha voluto tranquillizzare tutti: “Se ci sentiamo al sicuro? Siamo tutti qua, quindi è sicuro”.