“Nei mesi scorsi avevamo detto che sarebbe finita la demagogia dei colori alle regioni. Oggi lo spauracchio di tornare in zona gialla rischia di impattare psicologicamente con effetti negativi una stagione turistica abbastanza particolare, di per sé compromessa dal lento avvio. L’indice di ospedalizzazione, la campagna vaccinale e lo scrupoloso rispetto delle regole, devono essere la chiave di lettura utile ad interpretare e organizzare il futuro prossimo della vita sociale, civile ed economica di questa regione. È davvero assurdo subire la minaccia di un ingiallimento che deve rimanere l’ultima ratio di una gestione amministrativa che spesso va ripensata a partire dalle città dove spesso vengono emesse come nel caso di Palermo ordinanze sindacali non sensum che finiscono per alimentare assembramenti e abusivismo. Sosteniamo pienamente la linea espressa dal nostro coordinatore Nino Minardo insieme al quale uniamo l’appello della deputazione regionale perché la Sicilia resti bianca anche dopo ferragosto, senza subire lo scacco terroristico che crea immobilismo sociale ed economico”.
A dirlo è Vincenzo Figuccia deputato della Lega all’Ars e coordinatore provinciale del partito a Palermo.