Ambiente

Riforma edilizia, abusivismo e condoni, Legambiente Sicilia: “Una vergogna”

Legambiente si esprime sull’emendamento del presidente Giuseppe Carta sul ddl di riforma urbanistica ed edilizia approvato nelle scorse ore in IV Commissione all’Ars.

Ecco la dichiarazione del presidente di Legambiente Sicilia Tommaso Castronovo.

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Legambiente Sicilia contro emendamento al ddl edilizia all’Ars

“Non pensavamo che si potesse arrivare a tanto. Dopo l’emendamento Assenza che ripropone una sanatoria per le case abusive costruite dopo il 1976 lungo le coste siciliane aree a inedificabilità assoluta, la commissione Ambiente e Territorio dell’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato un emendamento del Presidente Giuseppe Carta che consentirà di sfregiare ulteriormente le nostre coste“. Questo l’incipit dell’intervento di Castronovo, che mette in luce ancora una volta il grave problema dell’abusivismo edilizio in Sicilia.

“Se l’emendamento venisse approvato in aula sarà possibile per i proprietari delle case costruite prima del 1976, entro la fascia dei 150 metri, poterle demolire e ricostruirle aumentandone la volumetria e la cubatura. Uno scempio e una vergogna che speriamo l’assemblea regionale ci risparmi davanti a tutto il Paese e al mondo intero”.

Sicilia, una fascia costiera “distrutta” dal cemento

Legambiente Sicilia si esprime contro l’emendamento sul ddl di riforma urbanistica ed edilizia e fornisce i dati sull’abusivismo, soprattutto nell’area costiera, per far riflettere le autorità.

“Una fascia costiera, quella siciliana, che nei sui 1088 chilometri risulta già fortemente urbanizzata per più del 60% e che rischia di subire il colpo di grazia definitivo. Negli ultimi 35 anni, a forza di annunci di improbabili sanatorie, quasi il 10% del tratto di costa, dove vigono vincoli rigorosissimi, è stato cancellato dal cemento legale e illegale. La Sicilia è in testa alle classifiche del cemento illegale ed è una delle regioni dove risulta più difficile abbattere le case abusive, ma intanto politici senza scrupoli continuano a strizzare l’occhio al partito degli abusivi e ai palazzinari, a danno di paesaggi costieri ancora di grande valore naturalistico”.

“La Sicilia non ha bisogno di condoni ma di legalità e di maggiore tutela dell’ambiente e delle nostre coste”, si legge nell’appello conclusivo di Legambiente Sicilia.