Economia

Legge di bilancio 2025, importi massimi e minimi delle pensioni: le info

Tutti coloro che si apprestano a raggiungere la tanto desiderata pensione si pongono immediatamente una domanda in merito al compenso previsto dall’assegno, ma si tratta di una cifra che può variare in base a numerosi fattori, in particolare per quanto riguarda gli anni di lavoro (i contributi) e gli stipendi percepiti.

Per questa ragione risulta importante sapere il criterio con cui nel nostro Paese vengono calcolate le pensioni. Se raggiunte prima del 31 dicembre 1995 viene applicato un sistema di calcolo retributivo, mentre per i periodi successivi contano maggiormente i contributi versati. Altro aspetto di fondamentale importanza è dato dal fatto che inItalia non esiste un importo minimo o massimo e per questa ragione possiamo vedere pensioni che valgono poche decine di euro al mese fino ad arrivare alle cosiddette “pensioni d’oro”.

Legge di bilancio 2025, le tutele per chi ha una pensione bassa

In attesa della nuova Legge di Bilancio 2025, che ci metterà nelle condizioni di comprendere quali incentivi verranno confermati o attuati per il prossimo anno, risulta necessario sapere quali incentivi sono previsti per coloro che hanno delle pensioni molto basse. Nel 2024 i bonus che intervengono sulle pensioni basse sono i seguenti:

  • Rivalutazione straordinaria dell’assegno quando l’importo è inferiore al trattamento minimo di pensione, quest’anno pari a 598,61 euro. La legge di Bilancio ha infatti stabilito che quando l’assegno è al di sotto di questo importo si applica una maggiorazione del 2,7%.
  • Integrazione al trattamento minimo, riservata però a coloro che hanno almeno un contributo settimanale versato entro il 31 dicembre 1995. In tal caso, a chi prende una pensione al di sotto dei 598,61 euro e soddisfa determinati requisiti reddituali, spetta un’integrazione tale da far raggiungere il suddetto importo. Ad esempio, chi prende 300 euro e ne soddisfa i requisiti, ha diritto a un’integrazione di 298,61 euro al mese.
  • Cumulabilità con l’Assegno sociale, misura che nel 2024 ha un importo pari a 534,41 euro e spetta al compimento dei 67 anni a coloro che si trovano in una situazione economica di bisogno.
  • Incremento al milione. Tanto per chi gode dell’integrazione al trattamento minimo quanto per coloro che prendono anche l’Assegno sociale, spetta al compimento dei 70 anni un ulteriore maggiorazione, conosciuta come incremento al milione, che aumenta l’assegno fino a raggiungere l’importo – aggiornato nel 2024 – di 735,05 euro.

Legge di bilancio 2025, importo massimo della pensione

Come già specificato, non esistono importi minimi e massimi, ma in entrambi i casi ci sono degli incentivi, in particolare per coloro che accedono a:

  • l’Ape Sociale a 63 anni e 5 mesi di età. In questo caso l’indennità percepita nel periodo che separa il lavoratore dal compimento dei 67 anni della pensione di vecchiaia non può comunque superare i 1.500 euro al mese;
  • Quota 103, accessibile a 62 anni di età e 41 anni di contributi. Chi va in pensione con questa misura non avrà comunque diritto a un assegno superiore a 5 volte il trattamento minimo, quindi 2.993,05 euro al mese secondo i valori attuali. L’eventuale parte residua verrà riconosciuta solamente al compimento dei 67 anni di età.

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