Per tutti coloro che sono direttamente interessati dall’argomento pensioni, sono previste due misure in merito al pensionamento: le opzioni contributive della pensione anticipata e di quella di vecchiaia, riservate a coloro che hanno iniziato a versare contributi dopo l’1 gennaio 1996.
Nello specifico la prima opzione consente di anticipare l’accesso alla pensione di vecchiaia di 3 anni nel caso in cui l’assegno maturato sia giudicato sufficiente per vivere, mentre la seconda rappresenta una valida alternativa per coloro che non sono riusciti a raggiungere il minimo legale di contributi, in quanto basta averne maturati almeno 5 anni (anziché 20 anni) per andare in pensione, ma non prima del compimento dei 71 anni di età. Bisogna però ribadire che per accedere a queste due misure risulta necessario non avere contributi prima del 31 dicembre 1995, in modo da rientrare interamente nel calcolo contributivo dell’assegno.
Per la pensione anticipata contributiva sono sufficienti 20 anni di contributi (come per la pensione di vecchiaia) a fronte di 64 anni di età (3 in meno quindi). L’accesso anticipato alla pensione è però condizionato al raggiungimento di alcune soglie reddituali, pari a 3 volte il valore dell’Assegno sociale (che si riduce a 2,8 volte nel caso delle lavoratrici con un figlio, 2,6 volte per quelle con almeno due).
In base a queste informazioni possiamo decretare che in sostanza nel corrente anno per accedere alla pensione anticipata è necessario aver maturato una pensione rispettivamente di almeno 1.603,23, 1.496,34 o 1.389,46 euro. Per quanto riguarda invece la pensione di vecchiaia vediamo che anche in questo caso esistono delle opzioni riservate a coloro che hanno contributi versati solo dopo l’1 gennaio 1996. In questo caso la normativa richiede almeno 20 anni di contributi per andare in pensione.
Esiste inoltre una possibilità di accedere a queste misure con un solo mese di lavoro come autonomo. Tale strumento è conosciuto come computo della Gestione Separata Inps, che consente di riunire tutti i contributi nella stessa, anche quelli versati in diverse gestioni, con la conseguenza però che viene utilizzato interamente il sistema di calcolo contributivo per il calcolo dell’assegno. Tuttavia anche per questa opzione risulta necessario soddisfare determinati requisiti:
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