L’aumento dei costi dei biglietti aerei? Si affronta “a livello istituzionale” anche allargando la platea di utenti che possono beneficiare degli sconti che erano offerti dal precedente programma “SiciliaVola” studiato nel corso della precedente legislatura. La proposta arriva direttamente dall’Ad di Ita, Fabio Daniele Maria Lazzerini, in una lettera indirizzata al presidente della Regione Renato Schifani.
Lazzerini ricorda come “eventuali misure a sostegno della mobilità non possono che essere definite a livello istituzionale, sia centrale che regionale, ed a tal proposito ITA Airways è disponibile a dare il proprio contributo in termini di know-how per agevolare l’identificazione di soluzioni adeguate”, spiega ancora il manager di Ita, “in tale ambito rientra anche, a titolo esemplificativo, l’eventuale estensione dei benefici del programma SiciliaVola ad una platea di destinatari più ampia rispetto a quella contemplata dalla normativa vigente, che include già studenti e lavoratori fuori sede e a cui come già rappresentato ITA Airways ha aderito sin dal novembre 2021”. La Regione aveva stanziato 25 milioni di euro per sconti del 30% sul costo del biglietto per fuori sede e lavoratori residenti in Sicilia che dovevano acquistare un volo con una delle compagnie che collegava gli scali dell’Isola con il resto di Italia.
Ma il manager della compagnia rimanda al mittente anche tutte le accuse di cartello con altri operatori: “assicuro con la massima trasparenza che ITA Airways non adotta alcun cartello con altri vettori né alcuna strategia vessatoria nei confronti dei Cittadini siciliani ma, proprio in occasione delle festività pasquali, ha prodotto un grande sforzo operativo, aumentando la capacità offerta in un periodo di altissima domanda e con una disponibilità di flotta non ancora in linea con quanto pianificato a causa di ritardi nella consegna degli aeromobili ordinati; in aggiunta, la Compagnia ha ridefinito la griglia tariffaria con l’eliminazione delle classi più alte, misura tuttora in vigore”, spiega nella sua lettera indirizza a Schifani.
Ma intanto questi giorni di vacanza sono segnati dalla polemica che infuria sul costo dei collegamenti aerei. Basta consultare qualsiasi manuale di economia per studiare la dinamica di una offerta rigida come quella dei biglietti aerei sui prezzi degli stessi. Ad aumentare della domanda (perché arrivano più turisti che vogliono approfittare di ponti e vacanze o perché i fuori sede vogliono tornare) il prezzo aumenta non potendo aumentare la quantità in vendita. “Come già illustrato”, spiega ancora l’Ad nella sua lettera, “con l’approssimarsi della data del volo prescelto, le tariffe più basse si esauriscono e restano disponibili livelli tariffari progressivamente più alti con il riempirsi del volo, cosa che è accaduta anche in questa occasione, con tariffe vantaggiose disponibili al momento della messa in vendita dei voli aggiuntivi a marzo e oggi più care per il meccanismo sopra descritto”.
Non solo. E’ lo stesso Lazzerini che riporta una analisi delle tariffe fatta dai suoi uffici. “A valle di un’analisi delle tariffe disponibili per viaggiare verso la Sicilia tra il 4 e il 7 aprile e in uscita dalla Sicilia tra il 10 e il 14 aprile, effettuata in data odierna (la lettera è del 4 ndr), emerge come i concorrenti applichino nella maggior parte dei casi tariffe superiori a quelle di ITA Airways. È possibile, infatti, trovare tariffe ITA Airways a partire da 67 euro per rientrare a Milano da Palermo il 10 aprile fino ad arrivare ad una tariffa di 278 euro per raggiungere Catania da Roma il 6 aprile, comunque inferiori alle tariffe massime applicate dai competitor (ad esempio 402 euro per un volo Ryanair da Roma a Catania del 6 aprile)”. “È bene ricordare, inoltre, che le tariffe applicate da ITA Airways”, conclude l’ad, “comprendono sempre il trasporto del bagaglio a mano, a differenza di quelle dei concorrenti, oltre al fatto che a differenza di diverse compagnie low cost ITA Airways opera sulla Sicilia senza usufruire di incentivazioni aeroportuali”.