Cultura

Letteratura in lutto, Luis Sepulveda morto di coronavirus

Lo scrittore cileno Luis Sepulveda è morto all’età di settant’anni a causa del coronavirus nell’ospedale universitario di Oviedo, in Spagna, dove era ricoverato da settimane.

Scrittore, giornalista, sceneggiatore, regista e attivista cileno naturalizzato francese, Sepúlveda aveva lasciato il suo Paese al termine di un’intensa stagione di attività politica, conclusasi drammaticamente con l’incarcerazione da parte del regime del generale Augusto Pinochet.

Dopo aver viaggiato a lungo in America Latina e poi nel resto del mondo, anche al seguito degli equipaggi di Greenpeace, aveva vissuto ad Amburgo e a Parigi prima di andare a vivere in Spagna, nelle Asturie.

Autore di libri di poesia, radioromanzi e racconti – oltre allo spagnolo, sua lingua madre, parla correttamente inglese, francese e italiano – aveva conquistato la scena letteraria con il suo primo romanzo, “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”, apparso per la prima volta in Spagna nel 1989 e in Italia nel 1993.

Amatissimo dal suo pubblico, in particolare dai lettori italiani, ha pubblicato da allora numerosi altri romanzi, raccolte di racconti e libri di viaggio, tra i quali spicca “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”.