Pezzi di Pizzo

Leva o non leva. Questo è il dilemma

Il tema, ad avviso di molti importante, potrebbe finire come tanti in barzelletta da caserma. Perché si fanno queste proposte, per distrarre, per sondaggi di opinione, per qualche motivo strategico che ci ha consigliato la Nato?

La Leva militare era una cosa seria, anche in senso di avversione. Faceva uscire fuori due cose. Una era l’unità del Paese, ciascuno in età formativa era chiamato ad un servizio per il Paese. Era qualcosa che dava un senso di collettività. Negli ultimi anni questo servizio era destinato anche ad una funzione civile, cosa molto utile in una società come quella Italiana piena di difficoltà, emergenze, dissesti.

La Leva obbligatoria non è stata abolita, è stata solo sospesa. Può essere utile ripristinarla? C’è una strategia di indirizzo e una volontà politica conseguente? Lo facciamo per aumentare la nostra capacità militare, per aiutare gli anziani che crescono in maniera esponenziale, per sostenere un Paese in dissesto idrogeologico, per tirare giù dal divano i Neet, per giustificare buona parte del RdC?

Non si sa, ma se ne parla, a vanvera o meno. Intanto i soldi per tutte queste cose ci sono, o è solo nozze con i fichi secchi? Perché la Leva costava. Caserme, istruttori, rancio per quanto non eccelso, servizi e logistica. Il marmittone, simpatico con gavetta&beretta, è un effetto vintage, più che un reality.

Potrebbe essere una buona idea, per senso di eguaglianza e senso del dovere, perché non ci sono solo i diritti, se obbligatori per tutti, oppure pessima se la gestiamo alla Generale Buttiglione. Sarebbe meglio un Figliuolo.