Economia

L’export della Sicilia tra vecchi e nuovi rischi: le difficili sfide globali

CATANIA – Turbolenze nei paesi emergenti, rallentamento dell’economia cinese, guerra commerciale e Brexit sono solo alcuni dei rischi che stanno connotando questo 2019.

Come possono le imprese siciliane fronteggiare questa complessità e intercettare la crescita che viene dai mercati esteri?
A questa domanda hanno risposto le aziende e istituzioni invitate ieri a Catania (presso Palazzo Manganelli) per il convegno “L’export della Sicilia tra vecchi e nuovi rischi”, organizzato da Sace Simest, Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo Cdp, per presentare la nuova Mappa dei Rischi 2019 di Sace.

Al centro dell’evento il punto di vista di imprese e istituzioni: Rosario Leonardi, già Presidente di Confindustria Catania; Michele Greca, Amministratore Delegato di Ascot Industrial; Giampiero Alessi, Direttore General di Bionap; Giovanni Leonardo Damigella, Rappresentante Legale di Mondial Granit; Giovanni Musso, Amministratore Delegato di Irem e Simonetta Acri, Chief Mid Market Officer, Sace.

“Lo scenario internazionale è sicuramente complesso, ma comunque pieno di opportunità per l’export italiano che non ha ancora realizzato il suo potenziale, soprattutto nei Paesi emergenti. Il nuovo Made in Italy, e quindi i settori e le regioni tradizionali ma anche nuovi comparti e sempre di più anche le regioni del Sud, può continuare a crescere – ha dichiarato Alessandro Decio, Amministratore Delegato di Sace –. La Sicilia, da sempre un crocevia strategico per il nostro Paese, continua a dar prova di grande dinamismo, fronteggiando le sfide del mercato internazionale e traducendole in ottime performance di crescita. Nel 2018, un anno complesso, l’export Siciliano è cresciuto del 15% e crediamo fortemente che ci sia il potenziale per fare ancora meglio e siamo qui come Polo Sace Simest per confermare e moltiplicare il nostro impegno nei confronti degli imprenditori siciliani che vogliono puntare su export e internazionalizzazione. Siamo pronti ad ascoltare i bisogni delle imprese e a mettere in campo nuove iniziative in una strategia che vede al centro le Pmi del territorio”.