Società

Lgbt, Papa Francesco all’Angelus contro l’omofobia

Il primo messaggio, più velato, era giunto all’Angelus di ieri, senza riferimenti espliciti.
“La malattia più grande della vita qual è? – si era chiesto Papa Francesco – Il cancro? La pandemia? No..la malattia più grande della vita è la mancanza di amore”.
E poi, “Non giudicate e lasciate vivere, amate gli altri e cercate di vivere con amore”.
L’affermazione era stata letta come un invito ai fedeli a rivedere in chiave cristiana la questione Lgbt. E questo mentre infuria la polemica su Gay Pride e Ddl Zan mentre a Torino si indaga su un caso di bullismo e omofobia che avrebbe portato al suicidio di un ragazzo di diciotto anni gettatosi sotto un treno. Sul suo profilo Instagram qualcuno ha scritto ‘morte ai gay’.
“Gesù – aveva proseguito Francesco durante l’Angelus, commentando il brano del vangelo in cui Gesù guarisce una donna “impura’” emarginata dalla società – non guarda all’insieme come noi, ma guarda la persona. Gesù non si arresta di fronte alle ferite e agli errori del passato, ma va oltre i peccati e i pregiudizi”.
“Finiamo di giudicare gli altri – ha detto ancora il Papa -, apriamo il nostro cuore per accogliere gli altri. Perché solo l’amore risana la vita”.


https://www.youtube.com/watch?v=_emy1SFNdJI

La sera, poi, il messaggio del Papa è stato reso più esplicito dalla lettera autografa, in spagnolo, firmata da Francesco e inviata al gesuita James Martin (con lui nella foto), il prete della comunità Lgbt, in cui ribadiva che “Dio è il padre di tutti”.
La lettera è stata inviata in occasione del webinar “Outreach 2021”, tenutosi ieri.
“Prego per i tuoi fedeli, i tuoi parrocchiani, per tutti coloro i quali il Signore ha posto accanto a te perché tu ti prenda cura di loro, li protegga e li faccia crescere nell’amore di Gesù”, ha scritto Francesco a padre Martin. Il quale ha pubblicato su Twitter la lettera, il cui contenuto è stato diffuso anche da Vatican News.
Dio, vi si legge, “si avvicina con amore ad ognuno dei suoi figli, a tutti e a ognuno di loro. Il suo cuore è aperto a tutti e a ciascuno. Lui è Padre”.
“Lo stile di Dio – ha scritto il Papa – ha tre tratti: vicinanza, compassione e tenerezza. Questo è il modo in cui si avvicina a ciascuno di noi. Pensando al tuo lavoro pastorale, vedo che cerchi continuamente di imitare questo stile di Dio. Tu sei un sacerdote per tutti e tutte, come Dio è Padre di tutti e tutte”.
“Prego per te – conclude la lettera – affinché tu possa continuare in questo modo, essendo vicino, compassionevole e con molta tenerezza”.
Nella missiva, Francesco ringrazia padre Martin per il suo zelo pastorale e per la sua “capacità di essere vicino alle persone con quella vicinanza che aveva Gesù e che riflette la vicinanza di Dio”.