Consumo

Libero e Virgilio, in corso ripristino delle mail. I clienti chiedono danni: “Intervengano autorità”

Si avvia verso la risoluzione il blocco delle mail Libero e Virgilio, dopo quattro giorni di black-out. ItaliaOnline, la società che gestisce i due siti internet e i rispettivi servizi di posta elettronica, ha annunciato che è attualmente “in corso un progressivo ritorno alla normalità” con l’avvio del “processo di rimessa online della Libero mail e della Virgilio mail”.

Libero e Virgilio mail, la causa dei problemi

I problemi ai due servizi mail erano cominciati nella giornata di domenica 22 gennaio e si sono protratti fino alle scorse ore.

Secondo ItaliaOnline, il blocco sarebbe imputabile a “un bug del sistema operativo ne ha compromesso il corretto funzionamento e, di conseguenza, quello delle caselle di posta presenti su di esso”. Il disservizio aveva creato non poche difficoltà alla platea degli utenti, composta da 9 milioni di persone.

Nelle prossime ore, progressivamente, tutte le caselle torneranno pienamente attive“, assicura ItaliaOnline. Nel frattempo sono tanti i clienti che, inferociti, continuano a segnalare problemi e preannunciano il passaggio ad altri provider.

Libero e Virgilio mail, la protesta dei consumatori

Numerose le associazioni di consumatori che chiedono risposte affinché la società possa effettuare un rimborso. “Ci sono utenti che chiedono 100 euro e società commerciali che chiedono danni da migliaia di euro“. Così l’avvocato napoletano Angelo Pisani, in merito ai disservizi che da qualche giorno interessano gli utenti delle mail Libero e Virgilio.

“Chiediamo un intervento immediato delle autorità e delle istituzioni competenti – afferma Pisani, presidente di Noi Consumatori – in uno al riconoscimento del giusto e corrispettivo indennizzo o risarcimento danni subito dagli utenti che si stanno unendo, tramite social, per una delle più grandi maxi class action in materia”.

“I danni sono incalcolabili – conclude Pisani – siamo di fronte ad una palese violazione di un diritto fondamentale. Gli utenti sono stati abbandonati, senza alcuna spiegazione ed assistenza”.