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Libertà di stampa, Mattarella, “Informazione, senza pluralismo meno liberi”

ROMA – Celebrate ieri la Giornata mondiale della libertà di stampa e la Giornata della memoria dedicata ai giornalisti uccisi da mafie e terrorismo. Nel primo trimestre del 2022 sono stati censiti 44 episodi, a fronte dei 63 registrati nell’analogo periodo del 2021.

Il 27% delle intimidazioni è stato effettuato via web, nella maggior parte tramite i social network. Numerose le personalità intervenute in occasione della commemorazione, primo fra tutti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “La libertà di stampa, insieme alla libertà di essere informati, è il termometro della salute democratica di un Paese – ha detto – ce lo insegnano in questi giorni i drammatici avvenimenti della guerra in Ucraina. È compito della comunità internazionale ai vari livelli rendere effettivi questi diritti”. Per il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese “tutelare la libertà di stampa è fondamentale per la nostra vita democratica. Quando viene violata a farne le spese sono non solo i giornalisti ma tutti i cittadini a cui deve essere sempre garantita una adeguata e corretta informazione”.

“Il prossimo 5 maggio – ha annunciato il ministro – presiederò una riunione del Centro di Coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti appositamente dedicata all’esame del report 2021 e dei dati disponibili per il primo trimestre del 2022”.

Per Giuseppe Moles, Sottosegretario all’Editoria e Vice Presidente dei Senatori di Forza Italia, “Difendere, tutelare e sostenere la libertà di stampa, che è il pilastro di ogni democrazia, è un dovere quotidiano di ciascuno – ha detto – La buona informazione è un diritto del cittadino ed è essenziale nel contrasto alla disinformazione imperante”.