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Libia, Al-Sarraj incontra i vertici Ue a Bruxelles

BRUXELLES – Continuano i tentativi dell’Unione europea di trovare una soluzione diplomatica all’instabile situazione in Libia. Nella regione, infatti, da diverso tempo, continuano gli scontri tra l’esercito del generale Khalifa Haftar e le truppe del Governo di accordo nazionale, rappresentato da Fayez al-Sarraj.

Proprio nella giornata di ieri, il primo ministro libico ha incontrato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, l’Alto rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza comune dell’Ue, Josep Borrell ed anche il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. Durante l’incontro, il presidente del Consiglio europeo ha sottolineato che “non esiste una soluzione militare alla crisi libica” e che “solo un processo politico può portare verso la pace e la stabilità. L’Unione europea – ha spiegato Charles Michel – intensificherà gli sforzi verso una soluzione pacifica e politica e sosterrà pienamente il processo di Berlino (in cui sono coinvolti i quattro maggiori paesi dell’Ue, ndr) e tutte le iniziative delle Nazioni unite volte a trovare una soluzione politica complessiva alla crisi in Libia”.

Al suo arrivo al Parlamento europeo, il presidente libico ha dichiarato, rispondendo a un giornalista turco, che “le discussioni con i responsabili europei sono state molto produttive. Da aprile – ha aggiunto al-Sarraj – l’altra parte (nel conflitto civile libico, ndr) persiste nel suo approccio militare. Noi non vogliamo che la Libia divenga un terreno di scontro per procura. Vogliamo che l’aggressore fermi i suoi attacchi contro il governo legittimo libico, riconosciuto a livello globale”. Con un riferimento evidente, ancorché implicito, ai recenti sviluppi nei rapporti fra il suo governo e quello turco, al-Serraj ha poi aggiunto: “Noi abbiamo il diritto, riconosciuto dall’Onu, di concludere gli accordi che vogliamo con tutte le parti. Lo abbiamo fatto in trasparenza. Non abbiamo chiesto mercenari, né combattenti, né dal Sudan, né dal Ciad. Siamo determinati a proteggerci e nessun altro ci leverà questo diritto”. Mentre si svolgevano i due incontri a Bruxelles, i presidenti di Russia e Turchia, i Paesi schierati nelle due diverse fazioni della guerra civile libica, hanno invocato un “cessate-il-fuoco” in entro la mezzanotte del 12 gennaio.

Anche l’intelligence italiana sta dando il suo contributo per la risoluzione del conflitto libico. Infatti, sempre nella giornata di ieri sono stati ricevuti, dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sia il premier Fayez al-Sarraj, sia il generale Khalifa Haftar. Inoltre, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che ha partecipato ad un vertice straordinario a Bruxelles proprio per cercare di trovare una soluzione diplomatica al conflitto, svolgerà in Senato, mercoledì 15 gennaio un’informativa sugli attuali scenari internazionali con particolare riferimento all’Iran, all’Iraq e alla Libia.