“Gli studenti non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere”, è con questo spirito, incarnato in una frase di Plutarco, proferita appena 2000 anni fa, che nasce in Italia il Liceo quadriennale Scienze Applicate per la Transizione Ecologica e Digitale (TED). Ventotto istituti selezionati in tutta Italia, quattro in Sicilia con sede a Gangi, Gela, Caltanissetta e Siracusa.
Un’idea progettuale, divenuta realtà, elaborata dall’ente no profit di formazione Elis e dal suo Consorzio che raccoglie oltre 100 aziende, piccole e medie imprese, start-up e università.
Una galassia di organismi economici e del mondo accademico, con cui Elis, dal 1992, collabora per favorire l’aggiornamento dei percorsi formativi e, soprattutto, facilitare l’inserimento delle persone del mondo del lavoro.
Dopo mesi di confronto, tra scuola, aziende, famiglie, enti e istituzioni, il percorso prende forma nel corso del semestre di presidenza del Consorzio di Marco Alverà, amministratore delegato della Snam (semestralmente il testimone passa ad un’azienda diversa), una delle principali società di infrastrutture energetiche al mondo.
Il primo passo è stato quello di formare la comunità educante, la sfida è quella di applicare un nuovo modi di insegnare “che favorisca la crescita dello studente – si legge nell’offerta formativa – dal punto di vista delle conoscenze tecnico-scientifiche da cui dipenderanno sempre di più le professioni del futuro, unite a cultura umanistica e competenze non cognitive, come maturità emozionale, capacità relazionale, comunicazione verbale e non verbale”.
Le aziende direttamente coinvolte contribuiranno a sostenere i costi del percorso formativo teorico e ospiteranno gli allievi nei luoghi di produzione, a livello mondiale, per la verifica e l’applicazione, con l’aiuto dei “maestri di mestiere”, di ciò che hanno studiato in aula e in rete, tra tutti gli istituti coinvolti a livello nazionale.
Una formazione di tipo esperienziale affinché gli studenti sviluppino la loro capacità di vivere la globalizzazione.
Elis punta sull’intelligenza umana e la sfida è proprio quella di formarla, «non esiste intelligenza artificiale se non c’è dietro intelligenza umana”, afferma Alverà, nel corso della presentazione dell’ambizioso progetto.
Un progetto, che di fatto avrebbe ispirato il primo intervento a Palazzo Madama del presidente Mario Draghi.
“È necessaria – ha affermato Draghi – una transizione culturale verso un percorso educativo che combini standard internazionali, nuove materie, nuove metodologie e che sappia coniugare competenze scientifiche con quelle umanistiche e del multilinguismo”.
A Gangi, in provincia di Palermo, l’ISS “G. Salerno” punterà sul Liceo scientifico quadriennale con potenziamento per la transizione ecologica e digitale, grazie alla visione del Dirigente, Ignazio Sauro, parteciperà al cambiamento in atto, convinto che “le nuove generazioni saranno al centro di questo cambiamento, con l’obiettivo di crescere e di coltivare la propria professionalità, il proprio essere lavoratori e dirigenti in un territorio capace di captare le sfide del futuro e non di uno status quo ormai imprigionato ad un eterno passato costruito su logiche machiavelliche”.
“Il liceo per la transizione ecologica e digitale – continua Sauro – è mettere i piedi nel futuro, un futuro che arriverà velocemente e che ci chiederà di essere preparati per comprenderlo, interpretarlo e renderlo un’opportunità personale e collettiva; serviranno strumenti per saperlo fare e qui si impareranno”.
Al centro, quindi, la formazione delle giovani generazioni, pronte a rispondere al cambio di passo a livello globale sulla politica “zero emissioni”, che cambierà il mondo.
La portata di ciò che sta accadendo e le ricadute sul mercato del lavoro, a cui si affacceranno le giovani generazioni e in particolare chi inizierà questo percorso di studi, la rappresenta plasticamente l’AD di Snam, “il mondo che oggi investe circa un trilione di dollari l’anno, – chiosa Alverà – per raggiungere l’obiettivo, dovrà investirne cinque trilioni ogni anno e questo creerà enormi possibilità di sviluppo e nuovi mestieri”.
La transizione ecologica e digitale avrà un ruolo fondamentale e sarà moltiplicatore di irripetibili opportunità.
In Sicilia, a Gangi, in particolare, così come negli altri centri più popolati, sede dei “nuovi” liceo, si stanno organizzando anche ad accogliere figli di famiglie “visionarie”, provenienti da altre parti della Sicilia.
Un’altra sfida, a cui la Sicilia non è abituata. L’allontanamento dalla famiglia degli adolescenti per motivi di studio.
Nel Borgo le strutture per il convitto non mancherebbero, occorre il coraggio dei genitori a raccogliere la sfida, entro il prossimo 28 gennaio, il via libera dell’Ufficio Scolastico Regionale è stato notificato agli Istituti mercoledì scorso. Vincenzo Lapunzina