Pezzi di Pizzo

L’idiota di successo

C’è una particolare figura dei tempi moderni. Che appare fondamentalmente sui media, magari dicendo delle s*******e iperboliche, ma che nel mondo della moderna comunicazione, soprattutto web, trovano immediatamente un riscontro, un pubblico, dei follower. Si tratta dell’Idiota di successo.

Cosa faceva prima del successo mediatico non ha più importanza, a volte era un giornalista, un imprenditore tatuato, un cantante, anch’esso tatuato, i tatuaggi spesso tornano, un professore fuori dagli schemi. Non è importante la competenza, può pure non averne, magari nel CV l’unica nota di rilievo è una partecipazione al Grande Fratello, o a Uomini e Donne. L’importante è che dica delle m*******e cosmiche, di quelle eclatanti. Alcuni di loro lo fanno con furbizia provocatrice, ma non durano. Perdura nel successo l’idiota in purezza, in cui ci si può identificare, perché la pensa come noi, idioti non di successo, e ci rappresenta tutti, perché lui ha il coraggio di amplificare le idiozie che ha in testa.

Nell’ottocento di Dostoevskij il Principe Mijskin era un idiota deriso, considerato in maniera profittatoria solo per il suo lignaggio. Anche lui era un idiota puro, ma di una purezza verginale, un candido, un angelo che cerca di farsi uomo. Ovviamente il Principe viene guardato dagli altri come un disadattato, in quanto ha una cognizione della realtà non smaliziata. Nella medicina, soprattutto ottocentesca francese, l’idiozia era sinonimo di malattia mentale. In Dostoevskij Il Principe rispecchiava il termine greco di idiota: persona privata, non esperta, contrapposta alla persona esperta, capace di ruoli pubblici.

Oggi, ribaltando secoli di storia e letteratura, l’Idiota può avere successo, avere un ruolo pubblico e perfino di comunicazione. Perché?

Perché prima gli idioti, coloro che nascondevamo, in famiglia, nella comunità, sono stati sdoganati, sono una componente non così minoritaria della società, ed hanno bisogno di archetipi, loro più di coloro che si ritengono intelligenti.

Da qui nasce l’esigenza, per la comunicazione di massa, di dargli degli eroi moderni in cui identificarsi, e quindi arriviamo agli Idioti di successo. Che fanno tendenza, cantiamo scemenze come le loro, balliamo i loro balletti, storpiamo come loro la lingua, magari osanniamo Putin o la camorra di Gomorra come costoro. Esempi? Potrei farvene parecchi, ma non sono abbastanza idiota da procurarmi una fama per dif-fama-zione.

Cosi è se vi pare