Consumo

Lievito, +170% di domanda in lockdown ma ora il settore teme crollo dei consumi

Roma – Gli italiani hanno cercato ristoro in cucina durante il lockdown, privilegiando pane, focacce e dolci fatti in casa. La domanda di lievito, schizzata a livelli altissimi nel giro di pochi giorni, ha messo in difficoltà supermercati e negozi al dettaglio, scatenando una vera e propria “caccia” ai panetti di lievito. “La richiesta dei consumatori è andata oltre ogni previsione.Le nostre aziende hanno lavorato a ritmi vertiginosi, assicurando, nonostante le difficoltà del momento, la regolare fornitura dei prodotti, peso strategico del prodotto” ha sottolineato Paolo Grechi, neopresidente del Gruppo Lievito da zuccheri di Assitol, l’Associazione italiana dell’industria olearia aderente a Confindustria. L’emergenza ha però fatto emergere un aspetto importante. “Il lievito è un prodotto strategico – ha sottolineato Grechi – e per questa ragione si è rivelato essenziale poter contare su produttori nazionali, capaci di garantire il necessario approvvigionamento anche in questa crisi”.

Lo dimostrano anche i numeri del comparto: mentre nel 2019, la produzione si è attestata sulle 54 mila tonnellate, nei primi mesi dell’anno la domanda di lievito è cresciuta del 170%, a causa delle pressanti richieste del mercato, costringendo le aziende ad un impegno straordinario. “Ora assistiamo ad un calo fisiologico – ha precisato Grechi – ci preoccupano però la diminuzione dei consumi e le difficoltà dell’Horeca, che peseranno anche sul nostro settore”. Dopo questo momento di clamore, il settore progetta il futuro, lavorando su temi forti come il contrasto alle fake news, la corretta informazione sul prodotto e la sostenibilità. Il lievito è infatti alla base di produzioni d’eccellenza, come vino, birra e dolci e, ovviamente, il pane. Le principali ricette di prodotti da forno sono, non a caso, tarate sulla sua resa.

“Il lievito è l’anima del pane – ha concluso il neopresidente – ed è quindi normale che, in un momento difficile, in cui il pane ritrova il posto d’onore nelle case degli italiani, se ne si riscopra il ruolo essenziale. Ora stiamo tornando verso la normalità e intendiamo lavorare perché a questo ingrediente straordinario, vittima di una costante sottovalutazione, sia riconosciuto il giusto valore”.