La poltrona di Nicoletta

Loredana Longo, l’arte della distruzione e della ricostruzione

Loredana Longo, catanese ma milanese d’adozione è un’artista che in maniera provocatoria distrugge e ricostruisce i suoi soggetti, creando opere molto suggestive e scenografiche, definendo questo suo intervento “estetica della distruzione. Una donna che ama giocare con il fuoco e di fatto entra nella scena artistica nazionale soprattutto per una serie di lavori chiamati ESPLOSIONE, in cui costruisce dei veri e propri set teatrali che poi distrugge tramite un’esplosione per poi ricostruire tutto, lasciando parti incomplete che testimoniano l’avvenuto.

Le Explosion

Questo processo è inoltre documentato da un video proiettato accanto alla scena dell’esplosione. Le EXPLOSION , sono state presentate in diverse manifestazioni, teatrali, museali e gallerie private.  Un lavoro iniziato nel 2006 come prova, nata dopo vicissitudini intime, in cui ricostruiva scene di vita famigliari, che per lei rappresentano un processo necessario.

Le ricostruzioni si riferiscono a momenti intimi di famiglia, matrimoni, natali in cui la tensione arriva al punto di esplodere, che si estrinseca in una tensione adrenalinica nella distruzione e in una calma meticolosità per la ricostruzione. La metafora è di porre l’attenzione verso le strutture famigliari e le persone.

Il fuoco in tutti i suoi lavori

Il fuoco per Loredana è di grande importanza, perchè elemento che viene utilizzato sempre nella vita di tutti i giorni, ci accompagna quotidianamente, quindi vitale e capace di cambiare la materia. Durante la nostra chiacchierata ha dichiarato che: “Non si puo vivere senza avere uno sguardo a ciò che accade nel mondo. Ho bisogno di comunicare quello che accade intorno a me e non restare passiva”.

Le opere Victory

Lo dimostrano le opere Victory e soprattutto la scultura in marmo realizzata a seguito della distruzione dei Tempi di Palmira da parte dei jihadisti che con il loro atto barbarico hanno tolto un patrimonio culturale non solo a loro stessi, ma soprattutto all’intera umanità. Alla scultura manca la T perché distrutta, e di fatto appoggiata sulla base dell’opera si trasforma nel  “martello” della distruzione. “Non esiste vittoria senza sconfitta”.

In programma una doppia personale

Per lei la bellezza nell’arte è relativa, il focus dei suoi lavori partono da un’idea concettuale e solo attraverso questo passaggio le sue opere si estrinsecano nella  loro formalità estetica.

Loredana Longo ha in programma una doppia personale con la sua Galleria Francesco Pantaleo che si dividerà tra Palermo e Milano intitolata Crash, in cui il tema centrale porrà metaforicamente al centro delle sue opere il suo corpo e la macchina.

A marzo sarà presente anche a Bruxelles con una grande installazione dove questa volta  il protagonista sarà il vetro.

Nicoletta Fontana