Il mese di luglio 2023 in Sicilia è stato il più caldo mai registrato. A certificarlo arrivano anche i dati del Sias, il Servizio informativo agrometeorologico della Regione.
“L’analisi dei dati di temperatura registrati dalla rete Sias nel mese di luglio 2023 – si legge nella nota – fa emergere la forte anomalia del mese rispetto alla serie 2002-2022, dopo che nel 2021 era stato registrato il mese di agosto più caldo e nel 2022 era stato registrato il mese di giugno più caldo. Questa volta la temperatura media mensile di luglio costituisce in assoluto il valore mensile più alto registrato per la Sicilia dal 2002, indipendentemente dal mese”.
Superati diversi valori record precedenti, a cominciare dalla media mensile delle temperature medie che risulta pari a 27,74 gradi. Superati i record precedenti anche per la media regionale delle temperature massime assolute mensili, la media regionale delle medie mensili delle temperature massime giornaliere e la media regionale delle medie mensili delle temperature minime giornaliere. Al di là delle medie, a spiccare sono i valori massimi e alcuni indici climatici. In media sono 4,9 i giorni consecutivi in cui le temperature sono arrivate a superare i 40 gradi. Questo indice si chiama SU40 (very hot days), ed è utilizzato generalmente per Nordafrica e Medio Oriente. Il valore massimo precedente era stato di 3,5 giorni, registrato nel 2007.
Se guardiamo ai giorni consecutivi in cui le temperature hanno superato i 40 gradi, “l’anomalia – scrive il Sias – è ancora più marcata, dal momento che i massimi valori precedenti del 2007 e del 2021 sono circa la metà del valore medio registrato nel 2023, che è pari a 4,3 giorni consecutivi”.
Tra i capoluoghi di provincia spiccano le stazioni SIAS Caltanissetta ed Enna, che hanno registrato 11 giorni consecutivi con temperature superiori o uguali a 40 gradi.
In generale nel mese di luglio la soglia dei 40 gradi è stata superata quasi ovunque in Sicilia: su 96 stazioni che costituiscono la rete Sias, solo 12 sono rimaste sotto. “Tra queste – precisa il servizio regionale – dieci si trovano in aree montane a quota superiore a 720 m s.l.m., mentre solo due, Scicli e Pachino, si trovano in aree costiere, indicando che l’estremo settore sud-orientale è stato interessato meno intensamente dai venti di terra rispetto alle altre fasce costiere”.
Su tutta la Sicilia a luglio non è caduta una goccia di pioggia, con la sola eccezione del Messinese e in particolare dell’estrema area nord-orientale dell’Isola, dove il giorno 2 si sono verificati gli unici fenomeni degni di nota, in genere limitati a brevi rovesci a ridosso dei rilievi, ma più consistenti nell’area vicina allo Stretto di Messina. La stazione Torregrotta ha registrato un accumulo di 25 mm.
In conclusione, “tentando un confronto con le ondate di caldo del passato, non semplice, vista la discontinuità delle serie storiche, non sembrano riscontrabili, dall’esame dei dati disponibili, eventi della stessa portata, considerando insieme i valori estremi raggiunti e la durata dei fenomeni. Le ondate di caldo torrido del 1962, del 1982, del 1988, del 1998, del 1999, appaiono per alcuni versi comparabili all’ondata del 2023, ma in quanto a indici climatici a livello regionale l’ondata di caldo del 2023 appare rappresentare un evento mai registrato in precedenza per la nostra Isola”.
E ora, cosa ci dobbiamo aspettare per quel che resta di agosto? Farà ancora caldo? “L’influenza dell’area di bassa pressione sull’Europa centrale – spiega il dirigente unità operativa Sias Catania Luigi Pasotti – durerà ancora qualche giorno, con un ulteriore lieve calo termico tra domani e mercoledì, poi andrà gradualmente esaurendosi nei giorni successivi, con valori che torneranno intorno alle medie stagionali nel corso del fine settimana. Si prefigura successivamente una ripresa dell’anticiclone nordafricano, che riporterà le temperature sopra le medie già a partire da Ferragosto, tuttavia senza temperature estreme”. Insomma, il peggio è passato e almeno per questa estate non tornerà.