Energia

Caso Lukoil, migliaia di posti a rischio ma Schifani promette: “Faremo di tutto per difenderli”

Il presidente della Regione, Renato Schifani, si è espresso sul caso Lukoil e ha manifestato l’intenzione di salvaguardare i posti di lavoro, a prescindere dalle sorti della base siciliana della nota compagnia petroliera russa.

Lukoil, Schifani: “Difenderemo i posti di lavoro”

“Saremo al tavolo con il ministro Urso per contribuire con spirito costruttivo alla soluzione della vicenda che riguarda il polo petrolchimico Isab Lukoil di Priolo. L’obiettivo inderogabile della Regione Siciliana è la tutela dei posti di lavoro legati allo stabilimento e all’indotto, che la nostra Isola non può permettersi di perdere e noi faremo tutto il possibile per difenderli”. Sono queste le parole del governatore Schifani, conriferimento all’incontro di venerdì prossimo convocato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

“Questo nella piena consapevolezza che il governo nazionale adotterà ogni iniziativa volta alla positiva soluzione della vicenda”, aggiunge.

L’embargo e le sorti del polo, a rischio 10mila posti di lavoro

Il 5 dicembre partirà l’embargo del petrolio russo, una delle tante conseguenze internazionali della guerra tra Russia e Ucraina. Sembra che, nonostante la data sia “pericolosamente” vicina, l’impianto non abbia ottenuto ancora il credito dalle banche per potersi approvvigionare di materia prima che non arrivi più da Mosca.

I tempi tecnici per “salvare” l’Isab-Lukoil di Priolo Gargallo e permettere al polo petrolchimico di sopravvivere appaiono piuttosto ridotti ma le autorità siciliane e nazionali – a partire da Schifani e Urso – sembrano voler agire per evitare almeno la perdita di posti di lavoro in un momento già difficile.

L’azione congiunta Regione-Governo

Parlando dei 10mila (circa) posti di lavoro a rischio in caso di fine dell’operatività di Lukoil, negli scorsi giorni Schifani ha dichiarato: “Conosciamo bene le problematiche legate alla vicenda Isab-Lukoil di Priolo e ho già avviato un’interlocuzione con il Governo nazionale perché si possa avere un’attenzione particolare che consenta di arrivare in tempi brevi a una soluzione positiva per l’impianto siracusano e per le migliaia di lavoratori tra azienda e indotto che vi operano“.

Anche il ministro Urso sembra intenzionato a trovare una soluzione velocemente, soprattutto per garantire i posti di lavoro. Il ministro per le Imprese e il Made in Italy, durante una recente intervista a “Caffè della domenica” su Radio 24, ha infatti dichiarato: “Ci auguriamo che l’impresa continui la sua attività o, se lo ritiene, ceda l’attività a un investitore italiano o estero”. Qualunque sia la sorte del polo di Priolo, che sarà oggetto del tavolo della prossima settimana, l’obiettivo del Governo nazionale rimane uno: il “mantenimento della produzione e dei livelli occupazionali“.

Immagine di repertorio