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Lungomare di Gela “un gioiello urbanistico da riqualificare, bisogna recuperare gli spazi abbandonati”

Caro Direttore,

Il lungomare di Gela con la sua soffice sabbia color oro è un posto incantato ha fatto innamorare poeti, scrittori e intere generazioni nei secoli, oggi secondo il nostro punto di vista deve essere riqualificato e reso moderno e dinamico.

Questa è la mia visione di lungomare tra l’ex pontile sbarcatoio e l’ex lido La Conchiglia opere da demolire e ricostruire.

Gela e il Libero Consorzio di Caltanissetta devono fortemente indirizzare e valorizzare la risorsa del mare come elemento di rigenerazione turistico e economico.

La proposta-progetto prevede rilevanti e decisivi interventi con la realizzazione e urbanizzazione di opere primarie, oggi assenti o carenti, quali la rete di pubblica d’illuminazione e la rete di raccolta e smaltimento delle acque pluviali, la realizzazione di un campetto multifunzionale: Basket, Calcio, tennis, pallavolo. Applicazione di prato inglese calpestabile già dopo sessanta giorni e piantumazione di trenta palme di >2,50 metri, il prato attingerà acqua direttamente dal depuratore.

Sotto il profilo architettonico e paesaggistico, il progetto del nuovo Lungomare di Gela è concepito come un vera e propria opera rinascimentale in chiave moderna di recupero degli spazi urbani bellissimi ma abbandonati. Il costo è irrisorio.

Confidiamo in una modifica al progetto esistente per dare a Gela e tutto il Libero Consorzio di Caltanissetta una risorsa che farà aumentare il valore venale degli immobili ricettivi, e alberghieri in tutta via Federico II di Svevia. Fare per attrarre.

Francesco Agati
Gela