ROMA – Quest’anno il 50% delle prenotazioni per le vacanze estive è stato fatto per il mese di giugno. Seguono le prenotazioni per luglio, con il 28% e, con il 22%, momentaneamente fanalino di coda agosto.
Una nuova tendenza, quindi, che avvicina il comportamento degli abitanti del Belpaese ai cittadini stranieri, che in un caso su due scelgono di partire proprio a giugno. A confermalo è eDreams, agenzia di viaggi online leader in Europa, che ha condotto un’indagine sulle prenotazioni e sulle destinazioni scelte per l’estate 2022.
Le coste mediterranee continuano a essere le scelte predilette dai connazionali che hanno eletto la Sicilia come luogo ideale per le proprie vacanze. L’Isola, infatti, offre il giusto compromesso per alternare momenti di relax sulle spiagge sabbiose accarezzate da un mare azzurro e limpido, a visite a città storiche e monumenti, il tutto accompagnato dalla buona cucina e dall’ospitalità degli abitanti.
Secondo Gabriele Milani, direttore generale della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio ci troviamo attualmente in una fase di revenge travel: “In molti – spiega – si muovono adesso per recuperare il tempo perduto, per esempio sui viaggi di nozze, per cui stiamo ripescando il pregresso. Bisognerà, però, vedere cosa rimarrà in prospettiva di questo brusco e fisiologico rimbalzo verso l’alto. Inoltre, rispetto al 2019 le pratiche di viaggio sono molto più complesse: bisogna verificare di volta in volta le prescrizioni in termini di sicurezza dei vari Paesi, c’è più incertezza sui piani di volo. Ecco che il professionista del viaggio offre competenze e know-how ancora più preziosi, oggi, per il viaggiatore. Tuttavia, il tempo-pratica si allunga e dunque aumentano i costi degli operatori”.
Anche l’indagine commissionata da Enit sull’andamento del ricettivo conferma che l’estate promette bene per l’Italia nonostante le tensioni internazionali. Le previsioni delle presenze di clientela nelle strutture per il 2022 sono piuttosto in linea con i livelli pre-pandemia. A scegliere il Belpaese sono soprattutto coppie e famiglie seguite dai turisti in viaggio di piacere. I primi hanno preferito strutture extra alberghiere mentre i turisti hanno scelto principalmente gli alberghi.
Mare, montagna, città d’arte, borghi storici, park per appassionati di sport, ottimo cibo: il nostro Paese con la sua ricchezza di attrazioni è in grado di rispondere alle esigenze e desideri di qualunque turista e lo confermano le preferenze degli italiani per l’estate 2022. Secondo una ricerca condotta da Younited su un campione eterogeneo di oltre 4.300 partecipanti, la netta preferenza per il nostro Paese è segno di un’offerta turistica variegata: ci sono le imprese ricettive che operano nelle città d’arte e d’affari e nei centri minori; ci sono le località dei laghi particolarmente apprezzate dagli stranieri ma anche le località termali. C’è anche il modello agrituristico, che vanta numeri in crescita e una buona presenza al Nord e nelle regioni del Centro, quali Umbria e Toscana, e che andrebbe maggiormente promosso anche nel Mezzogiorno.
Secondo il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli: “Il modello agrituristico si può migliorare nella consapevolezza che è forte e lo potremmo sfruttare meglio anche da un punto vista economico come elemento di sviluppo e di traino delle nostre produzioni perché l’aumento del valore dei prodotti agricoli in un contesto di prossimità e in qualche modo riescono a penetrare in mercati lontani”.
“Il fatto che c’è una percentuale molto bassa nelle aree del Sud mentre c’è una forte concentrazione tra Umbria e Toscana dove il 97% dei comuni hanno almeno un agriturismo, – ha spiegato il ministro – è un dato che colpisce perché il Sud ha un’attrazione paesaggistica e culturale che si lega perfettamente con il modello agrituristico e la capacità nostra dovrà essere quella di promuovere il modello in quelle aree con elementi di comunicazione che possano arrivare a chi voglia fare un passaggio da mera azienda agricola all’azienda agrituristica spiegando quali sono i vantaggi e le possibilità”.
Nel 2023 si attende un ritorno definitivo ai valori pre-Covid. Lo spiega il il presidente dell’Adsp del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Pino Musolino: “Buoni i segnali che ci arrivano dalle autostrade del mare con una forte ripresa di passeggeri e merci su tutte le destinazioni (Sardegna, Sicilia, Barcellona, nord Africa)”.