“Salvini è ormai un disco rotto sul dl del Ponte sullo Stretto, che per lui è una casella di un puzzle molto più grande”: è polemica tra i senatori del Movimento 5 Stelle (M5S) in Commissione Lavori Pubblici e Ambiente – Gabriella Di Girolamo, Elena Sironi e Antonio Trevisi – e il ministro delle Infrastrutture.
Il leader della Lega è accusato di pensare solo al ponte – di recente, si ricorda, il vicepremier ha promesso di avviare i lavori entro l’estate del 2024 – e di far passare in secondo piano altre opere infrastrutturali.
Ecco le dichiarazioni dei pentastellati, riportate da Adnkronos.
“La fotografia nefasta che ci arriva in queste ore sul Pnrr, con ritardi biblici nella messa a terra dei fondi, ci dice che l’Italia rischia di perderne molti dei pezzi di quel puzzle. Finora siamo riusciti a spendere la miseria di 12 miliardi dei 204 complessivi, e se si escludono le risorse stanziate per il Superbonus 110% sono addirittura molti meno. Sulle opere infrastrutturali siamo al palo”. Con queste parole si esprimono i senatori M5s in commissione Lavori Pubblici e Ambiente Gabriella Di Girolamo, Elena Sironi e Antonio Trevisi.
“Forse – aggiungono – sarebbe il caso che Salvini si concentrasse sugli altri pezzi del puzzle con la stessa grinta e determinazione con cui si occupa del Ponte sullo Stretto. Il cui decreto dedicato, lo ricordiamo, è stato approvato salvo intese, a dimostrazione che la maggioranza su questo è tutto fuorché unita. Sul ponte mancano analisi costi-benefici e gli studi di fattibilità non hanno fugato le varie incognite tecniche: per ora il decreto Salvini rimette in piedi solo poltrone e favori, tanto per essere chiari”.