Politica

M5s, sul voto degli iscritti anche il nodo Ponte sullo Stretto

Oggi una nuova assemblea del M5s, con la probabile partecipazione di Giuseppe Conte, farà il punto della situazione alla luce della guerra interna tra l’ex premier e Rousseau, tutta in bilico tra ortodossia e nuovo Movimento.

Al proposito non è sfuggita, ieri, la presa di posizione di Alessandro Di Battista contro chi, nel Movimento, strizza l’occhio al Ponte sullo Stretto, del quale ci occupiamo in un altro servizio.

E il tema è finito anche sul tavolo della congiunta dei gruppi, ai quali ora serve una direzione politica chiara.

Intanto il capo politico, Vito Crimi, sottolinea come, sulla piattaforma Rousseau, il Garante privacy dia ragione al vertice pentastellato sulla rappresentanza legale.

“Per il Garante – ha detto – non ci sono dubbi sulla rappresentanza legale e conto di avere i dati in settimana”.

Di fronte ad alcuni gruppi M5S a rischio diaspora, Vito Crimi ha illustrato ieri l’accelerazione, probabilmente decisiva, per il nuovo M5S targato Giuseppe Conte.

E il capo politico ha raccontato proprio nella riunione di ieri della domanda accolta dal Garante della Privacy in merito all’accesso agli atti del Movimento. Con l’obiettivo tutto politico di consumare in maniera ufficiale lo strappo con Rousseau e suggellare il nuovo progetto.

Con il voto degli iscritti su una una nuova piattaforma che, nel piano dei vertici, sarà mero strumento e non attore politico.

“Il Garante della privacy – ha detto Crimi – ha accolto una mia istanza di accesso a documentazione in loro possesso relativa al Movimento, presentata in qualità di rappresentante legale del M5s”, ha spiegato Crimi secondo il quale lo stesso Garante ha avviato “un’istruttoria approfondita” con un risultato chiaro: il rappresentante legale è Crimi.

A nulla, secondo il capo politico, servono le rimostranze di Rousseau, che solo questa mattina sosteneva di non poter consegnare “gli elenchi di iscritti a persone diverse dal legittimo rappresentante legale o addirittura, come richiesto, a persone neanche iscritte al Movimento”.

Posizione che, ieri a tarda sera, Davide Casaleggio non aveva cambiato.

“Non rientra tra i compiti del Garante della Privacy definire chi sia o meno il rappresentante legale del M5S”, hanno sostenuto fonti vicine all’Associazione Rousseau, secondo le quali, anzi, l’istanza citata da Crimi si riferirebbe a un procedimento aperto dal Garante della Privacy “contro di lui per l’uso scorretto” dei dati durante gli Stati Generali di novembre, per il quale centinaia di iscritti al Movimento hanno scritto al Garante stesso.

La partita, insomma, potrebbe non essere finita e la guerra legale è all’orizzonte.

Non a caso, nel post su Fb in cui il M5S annunciava il voto degli iscritti al nuovo progetti appariva una bandiera diversa sa quella solita: c’è la scritta Movimento e le cinque stelle sotto ma manca la dicitura “ilblogdelelstelle.it”.

Ed è un’immagine che potrebbe annunciare un nuovo simbolo, pronto per le amministrative.

Crimi, e soprattutto Conte, non vogliono più rallentamenti.

Il nuovo Movimento costerà un milione di euro all’anno e partirà – spiega il capo politico – una grande campagna per le nuove iscrizioni del 2021.

Nel frattempo saranno gli iscritti a votare il nuovo Statuto e, plausibilmente, la leadership di Conte.

“Sono gli iscritti gli unici sovrani. Rousseau non può bloccare il progetto, le sue ingerenze sono state gravi e inaccettabili”, viene sottolineato dal M5S.